Il ministero della Salute scioglie l’Ordine dei medici di Catania

Il caso

Il ministero della Salute scioglie l’Ordine dei medici di Catania

di redazione

Da lunedì il ministero della Salute avvierà le procedure per lo scioglimento dell’Ordine dei Medici Chirurghi di Catania. 

La misura era stata annunciata nei giorni scorsi dal ministro (catanese) Giulia Grillo, rispondendo all’interrogazione presentata prima dell’estate dalla presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Marialucia Lorefice, e da un gruppo di altri deputati M5s. 

Nell’interrogazione, i deputati M5s avevano posto l’attenzione sul presidente dell’ordine catanese Massimo Buscema, che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni. 

Lungo l’elenco delle accuse presentato dai deputati: «il 6 giugno 2018 - si legge nell’interrogazione - il presidente dell'Ordine dei medici di Catania, Massimo Buscema, sarebbe stato denunciato per lesioni gravi, perché, dopo aver quasi investito con la sua auto, distratto dal cellulare, un giovane commercialista che attraversava la strada, avrebbe iniziato una colluttazione con il pedone che sarebbe terminata con il ricovero di quest'ultimo in ospedale per rottura del setto nasale, forte trauma e 30 giorni di prognosi».

Nè, secondo i deputati M5s, sarebbe questo l’unico caso in cui l’ex presidente sarebbe rimasto convolto: «già negli anni scorsi la stampa aveva posto in luce una vicenda legata al dottor Buscema e ad una villa con parco al centro di Catania, accatastata come alloggio popolare, nella quale pare avrebbe tentato di costruire una piscina abusiva», «precedentemente altra vicenda aveva coinvolto il dottor Buscema, quella della “fondazione” che alcuni presidenti dei vari ordini provinciali avrebbero tentato di costituire con la contestatissima previsione di “incarichi a vita” per i presidenti in carica al momento della costituzione», «altra storia complicata che riguarderebbe il dottore è quella legata all'acquisto milionario delle mega ville di via Galermo a Catania da adibire a sede dell'Ordine dei medici di Catania (per la quale i professionisti stanno già pagando da 18 mesi) che doveva essere già pronta da tempo e di cui non si ha alcuna notizia». 

Lo scorso 7 settembre, Massimo Buscema ha comunicato la volontà di rassegnare dimissioni irrevocabili: «non posso permettere che l’Ordine venga coinvolto nelle mie vicende personali», ha affermato in una lettera aperta. 

«Le settimane scorse hanno visto un crescendo di iniziative contro l’Ordine che ho avuto l’onore di presiedere e che ho servito con entusiasmo e sacrifici personali e familiari. Tali iniziative si sono spinte sino alla richiesta di commissariamento dell’Ordine e sempre avendo ad oggetto la mia persona. Respingo tutte le insinuazioni e le calunnie; spero che analogo risalto mediatico sarà dato allorquando le opportune sedi giudiziarie accerteranno l’assenza di ogni responsabilità a mio carico e che in quell’occasione chi oggi mi accusa quantomeno riconosca di aver sbagliato». 

Da qui la decisione del ministro che dopo aver avuto parere favorevole dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha disposto questa mattina il commissariamento dell’Ordine di Catania e da lunedì avvierà le procedure per lo scioglimento.

«“Senza vertici un Ordine non può funzionare”,ha dichiarato oggi la Fnomceo in una nota e, come ministro della Salute, non posso che essere d’accordo», ha affermato Giulia Grillo. «Gli enti istituzionali hanno il dovere di essere un riferimento civico per i cittadini. Una regola e un principio etico che non vanno mai dimenticati. Catania, la mia città, riavrà presto un Ordine dei medici rinnovato e le polemiche saranno finalmente archiviate».