Divya Nag, una ventenne per la Salute di Apple

CARRIERE

Divya Nag, una ventenne per la Salute di Apple

di redazione

Si definisce «appassionata di tecnologia sanitaria», tanto da aver fondato prima la Stem Cell Theranostics, azienda che (detta in maniera grossolana, per la verità) utilizza le cellule staminali per la sperimentazione di nuovi farmaci, e poi StartX Med, nata (anche in questo caso detto in grande sintesi) per sostenere e accelerare lo sviluppo di imprese ad alto potenziale nel campo delle scienze della vita e della medicina.

Lei è Divya Nag e, prima di fondare la Stem Cell Theranostics, aveva già condotto progetti di ricerca all'Istituto di biologia delle cellule staminali e medicina rigenerativa alla californiana Stanford University, che si trova praticamente nella Silicon Valley e dove, guarda caso, hanno studiato personaggi del calibro di Larry Page e Sergey Brin, fondatori di Google, o Jerry Yang e David Filo, fondatori di Yahoo, o anche William Hewlett e David Packard (che è superfluo dire cosa hanno fondato); e non sono i soli ad aver studiato lì.

Con queste sue due “creature”, Divya Nag ha raccolto fino a oggi 28 milioni di dollari di finanziamenti e, attraverso StartX Med, ha lavorato con oltre 35 aziende di tecnologie mediche nelle strategie di sviluppo di prodotti, nella raccolta fondi (oltre 100 milioni di dollari), nell'iter di approvazione da parte della Fda statunitense. Collabora stabilmente anche con alcune tra le principali aziende farmaceutiche mondiali, tipo Merck , Genentech e Johnson & Johnson. È stata invitata da relatrice a numerosi eventi imprenditoriali e medico-scientifici e ha anche ottenuto diversi riconoscimenti e premi.

Come, per esempio, il primo posto nella sezione “Scienza e salute” della recente classifica che Forbes, la nota rivista di economia e finanza statunitense, ha stilato per segnalare le “stelle più luminose” under 30 del 2013 in 15 diversi settori.

Già, perché Divya Nag, nonostante il curriculum vitae già piuttosto “ricco”, è una under 30: molto under 30, visto che di anni ne ha 22 soltanto.

Non sorprende più di tanto, allora, se Apple l'ha voluta cooptare nel proprio team di sviluppo di tecnologie per la salute che sta lavorando, per esempio, su nuovi dispositivi come l'iWatch e l'app HealthBook per monitorare le attività fisiche e alcuni parametri di salute. Arricchendo ulteriormente il già notevole curriculum della giovane scienziata-imprenditrice.