Piani terapeutici: primi consensi alla proroga. Con qualche precisazione

Dopo la proposta Fnomceo-Cittadinanzattiva

Piani terapeutici: primi consensi alla proroga. Con qualche precisazione

di redazione

Primi consensi alla proposta della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) e di Cittadinanzattiva di estendere la proroga della validità dei piani terapeutici, già prevista per far fronte all’emergenza Covid19.

L’Associazione medici diabetologi (Amd), la Società italiana di diabetologia (Sid), la Società italiana di endocrinologia (Sie) e la Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp), in una comunicato congiunto, si sono dette favorevoli alla richiesta. Le principali associazioni scientifiche e professionali della diabetologia italiana, alla vigilia della prossima stagione influenzale e del concomitante rischio di una nuova ondata pandemica, «tornano a ribadire l’urgenza di un avanzamento complessivo del sistema di gestione delle persone con malattie croniche. Un’evoluzione che dovrebbe consistere in primo luogo – sostengono - in un’implementazione più estesa e omogenea, in tutte le Regioni, di innovativi modelli di presa in carico della persona con diabete che comprenda anche la teleassistenza e la telemedicina». Per quanto riguarda più in particolare le procedure di proroga dei Piani terapeutici già richiesti, Amd, Sid, Sie e Siedp ritengono «opportuno l’allargamento della prescrivibilità dei farmaci innovativi ai medici di medicina generale, nell’ambito di modelli di gestione integrata della persona con diabete».

Anche la rete virtuale Associazioni in rete sostiene l’iniziativa della Fnomceo e di Cittadinanza attiva, aggiungendo la necessità di considerare la proroga anche delle esenzioni per patologia in scadenza, «al fine di evitare inutili prassi burocratiche in un momento critico come quello che i pazienti cronici e rari stanno continuando e certamente, continueranno a vivere». La rete è d'accordo anche «sul ripensare insieme un sistema vicino alle esigenze dei cittadini/pazienti, che semplifichi il percorso di cura, tenendo presente anche le loro fragilità in ogni ambito di vita e di lavoro».

Dal canto suo, Senior Italia Federanziani preferisce che si dia a medici di famiglia e specialisti del territorio facoltà di prescrivere alcune altre categorie farmaci, come quelli per diabete e malattie respiratorie, analogamente a quanto già previsto per i nuovi anticoagulanti orali (Nao). Una misura che Federanziani chiede da tempo e che ritiene urgente «di fronte all’esistenza di un numero irragionevole di Piani terapeutici che generano visite specialistiche finalizzate esclusivamente al rinnovo del Piano, con pesanti ricadute sulla vita dei pazienti, in particolar modo degli anziani e dei più fragili». Un’ulteriore proroga dei Piani terapeutici «non farebbe altro – secondo l'associazione - che rinviare ancora un problema annoso» e pertanto dovrebbe essere considerata «come l’ultima ratio»,