Dalle api al prosecco, le insidie estive per gli allergici

I consigli della Siaaic

Dalle api al prosecco, le insidie estive per gli allergici

di Sabrina Valletta

Chi pensa che durante l’estate non ci siano rischi di allergie sbaglia. E partire poco informati, senza le giuste cautele può essere rischioso: non è un caso che durante l’estate aumentino le crisi allergiche. A mettere in guardia sono gli esperti della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic), che ricordano come d’estate è elevato  il rischio di punture di api, vespe e calabroni, per il maggior tempo trascorso all’aperto e per la maggiore superficie corporea scoperta.

E poi ci sono i rischi legati al cibo: l’ingestione di frutta “esotica”, tra cui kiwi, ananas, mango, papaya e avocado, che ha similitudini molecolari, in gergo scientifico chiamate cross-reattività, con il lattice della gomma a cui una percentuale della popolazione è allergica, può determinare reazioni anafilattiche, così come l’ingestione di pesce e frutti di mare crudi. Attenzione anche a frutta secca o a frutta con il nocciolo: tra i cibi più incriminati pesche, albicocche, e ciliegie.

Secondo Giorgio Walter Canonica, presidente della Siaaic «non bisogna dimenticare a casa il kit di emergenza, inclusa l’adrenalina auto iniettabile per i soggetti definiti a rischio. Ovunque ci si trovi, bisogna essere preparati ad affrontare reazioni generalizzate».

E non mancano le cattive notizie per chi ama gli aperitivi. «Anche il prosecco, infatti, può essere un problema per chi soffre di allergie alimentari» aggiunge Oliviero Rossi, membro della Siaaic. «I vini bianchi, notoriamente ricchi di solfiti, possono amplificare o scatenare reazioni allergiche in soggetti con asma bronchiale o allergie cutanee».