Fatturati ok per il comparto sanità

AZIENDE

Fatturati ok per il comparto sanità

di redazione
Oltre sette imprese su dieci hanno chiuso il 2013 con fatturati stabili o in aumento rispetto al 2010 e per il prossimo triennio si attende una crescita del mercato. Stabile anche l'occupazione. Ancora lunghi i tempi di riscossione dei crediti dalla sanità pubblica

Crisi o no, gli imprenditori della sanità guardano con fiducia al futuro, anche quello più immediato, e oltre la metà giudica particolarmente positivo l’andamento aziendale attuale. La chiusura dell'esercizio 2013, per esempio, fa registrare fatturati che, rispetto al 2010, sono rimasti stabili o sono cresciuti per il 74,6% delle imprese, le quali hanno anche mantenuto il numero dei propri dipendenti (stabili per il 56,2% e in aumento per il 28,1%). Positive sono anche le attese per quest'anno, con nove imprenditori su dieci che si aspettano di chiudere il 2014 con fatturati in crescita o stabili e solo l’8,3% che teme di dover ridurre il numero di addetti. Una fiducia che si traduce in progetti di ricerca e sviluppo, nei quali tutte le aziende dichiarano di voler investire, con budget che per la maggior parte si aggirano tra l’1% e il 15% dei fatturati (il 15% anche di più). Le aspettative positive non si limitano all’andamento aziendale, ma si allargano al mercato in cui operano: per i prossimi tre anni, oltre più della metà degli imprenditori ipotizzano una crescita generale del settore.

Questa la fotografia delle imprese che operano nel comparto dei servizi e prodotti per la sanità scattata da Senaf in occasione di Exposanità, manifestazione dedicata ai temi della sanità e dell’assistenza che si svolgerà a Bologna tra il 21 e il 24 maggio, con nove saloni, oltre 700 aziende in esposizione e 235 momenti formativi sui temi della gestione della sanità a livello territoriale, della disabilità, della terza età e della prevenzione. L'indagine è stata realizzata tra marzo e aprile 2014 da GRS Ricerca e Strategia su 5.800 contatti di aziende che operano nel comparto dei servizi e prodotti per la sanità, raccogliendo oltre 370 risposte, su un campione casuale, statisticamente significativo, caratterizzato da una distribuzione territoriale allineata a quella dell’universo di partenza.

Dall'indagine emerge tuttavia che per il settore non mancano le difficoltà. Prima fra tutte quella, annosa, che riguarda i pagamenti e la riscossione dei crediti, della sanità pubblica, con attese superiori ai 90 giorni e quasi la metà (il 47,3%) delle imprese che deve attendere oltre 150 giorni. Calano i ritardi per chi lavora con la sanità privata, anche se il 67,8% incassa comunque oltre i 60 giorni. Un divario, quello tra pubblico e privato, che sicuramente non si potrà risolvere con la progressiva riduzione della spesa pubblica in sanità: oltre sette imprese su dieci non la ritengono una soluzione per arrivare alla riorganizzazione delle risorse.

«I dati della nostra rilevazione sono benauguranti – rileva Marilena Pavarelli, project manager di Exposanità - anche se non è semplice restituire fedelmente l’immagine di un settore molto ampio e complesso come quello della sanità. Sorprende che oltre il 50% degli imprenditori intervistati dichiari di non esportare. Le potenzialità da esplorare su mercati stranieri sono molteplici e crediamo vadano sfruttate. Per questo abbiamo lavorato a un ricco programma di internazionalizzazione fatto di incontri con buyer esteri e approfondimenti sui Paesi emergenti».

A Exposanità 2014 il Paese ospite è l’Austria, che sarà presente con aziende interessate a stringere contatti professionali. Guest of Honour sarà invece l’India, Paese a cui sarà dedicata una serie di incontri mirati, con lo scopo di guidare le aziende italiane tra vincoli e opportunità di un mercato in forte espansione. Una delegazione di buyer indiani visiterà inoltre la manifestazione e incontrerà gli espositori, così come le delegazioni provenienti da Brasile, Sud Africa e Turchia.