Il latte fa bene alle ossa, o forse no

Alimentazione

Il latte fa bene alle ossa, o forse no

di redazione

Altro che toccasana per le ossa. Il latte non solo non riduce il pericolo di fratture ma sarebbe legato a una minore aspettativa di vita. A scardinare una famosa credenza generale è uno studio dell'Uppsala University che ha trovato una relazione tra elevato consumo di latte, fratture ossee e un maggior rischio di mortalità.

La ricerca svedese, pubblicata su British Medical Journal, ha monitorato più di 61.000 donne (di età compresa tra i 39 e i 74 anni tra il 1987 e il 1990) e oltre 45.000 uomini (tra i 45 e i 79 anni nel 1997) per 20 anni, registrandone abitudini alimentari, consumo di alimenti come il latte, lo yogurt e il formaggio e monitorando quanti hanno subito fratture e quanti sono morti. Risultato: nelle donne che consumavano molto latte non è stata osservata alcuna riduzione del rischio di fratture ossee. Anzi, chi beveva più di tre bicchieri di latte al giorno (in media 680 ml) ha sviluppato più fratture rispetto alle donne che ne consumavano meno di un bicchiere al giorno (in media 60 ml) e ha mostrato anche un tasso di mortalità superiore.

Un maggior rischio di decesso è stato riscontrato anche negli uomini grandi consumatori di latte, anche se meno rispetto alle donne. Come mai questi risultati quando invece si è sempre creduto che il latte prevenisse la fragilità delle ossa? Secondo i ricercatori la spiegazione è negli elevati livelli di lattosio e di galattosio, due zuccheri presenti nel latte che, come verificato in alcune sperimentazioni sugli animali, aumentano lo stress ossidativo e l'infiammazione cronica.

I ricercatori però avvertono che lo studio ha semplicemente evidenziato un trend e non dimostra che un elevato consumo di latte esponga a un maggiore rischio fratture, dato che vanno considerati altri fattori, come il consumo di alcol e il peso.