Cellulite:problema per otto italiane su dieci

Medicina estetica

Cellulite:problema per otto italiane su dieci

di redazione

Difficile sfuggire: otto italiane su dieci denunciano un problema di cellulite; a qualunque età, a uno qualsiasi dei quattro stadi e livelli di gravità in cui è classificata. Eppure è un inestetismo che può essere combattuto con buoni risultati, soprattutto se affrontato precocemente.

Ad assicurarlo sono gli esperti che nei giorni scorsi si sono riuniti a Firenze per l'Aesthetic Medicine Practical International Congress, che in questa seconda edizione si è soffermato sulle gambe e sul viso.

La cellulite, si sa, è un accumulo di grasso, localizzato soprattutto negli arti inferiori, caviglia e fianchi, oppure le sporgenze dell’osso del bacino. Importante il ruolo della circolazione distrettuale, microcircoli e capillari, che favorisce la prevenzione e la cura della cellulite. Alla quale prestano sempre più attenzione le ragazze minorenni: «La fascia d’età più interessata – spiega Cinzia Forestiero, una delle promotrici del congresso - è tra i 17 anni e i 25 anni. Le persone adulte e anziane non richiedono più supporto per combattere la cellulite, perché ormai ne hanno accettata la presenza, ma puntano a correggere problemi di rilassamento muscolare o cutaneo». La terapia più valida per combattere la cellulite, suggeriscono gli esperti, è la mesoterapia, ossia l’infiltrazione di sostanze medicamentose direttamente sull’area interessata: «Questa tecnica, che ha quasi quarant’anni, è ancora valida – precisa Giovanni B. Agus, presidente d’onore del Collegio italiano di flebologia - con l’innovazione di cocktail con sostante antiossidanti, vitamine e minerali, che provocano un miglioramento. Valide e molto frequenti anche la laser lipolisi e la liposuzione- aggiunge - anche se la chirurgia ha oggi meno spazio che in passato, prediligendo metodi meno invasivi. Metodiche che non hanno ottenuto buoni risultati in sede di studio, invece, sono la carbossiterapia o la ozonoterapia». Non esiste però un solo tipo di cellulite, ma una ventina; e per capire come meglio agire sarebbe opportuno indagare esattamente sulla tipologia di cellulite da trattare.

Qest'ultima, però, può nascondere un problema più serio. O, per meglio dire, un problema più serio viene non di rado scambiato per cellulite. «Una delle maggiori confusioni – conferma Agus - è quella riguardante il lipoedema, che appare come una forma di cellulite ma non lo è. Chi ha il lipoedema ha le gambe cosiddette “a colonna”, ma questo disturbo cronico colpisce sin dall’età più giovane: se una donna ne è affetta, occorre intervenire subito prima che diventi grave». Ne è interessato circa il 7-8% delle persone, che generalmente non ne sono consapevoli. Se da piccoli è poco osservabile, da grandi si confonde quasi sempre con la cellulite. Queste persone «dovrebbero fare un’analisi posturale – raccomanda lo specialista - per capire se abbiano un appoggio corretto: a volte basta un buon plantare per risolvere il problema, ma occorrerebbe esserne coscienti, perché pochi medici si occupano di posturologia». La causa principale del lipoedema, infatti, è proprio la postura, che interessa il 25% di chi ne è affetto. «Per risolvere il problema – conclude Agus - occorre imparare a camminare correttamente, sia per risvolti estetici che per questioni di salute. Il movimento delle braccia è importante nella gestione della postura: la sua assenza potrebbe causare problemi».