Disturbi del sonno per più di un milione di bambini italiani

ISONNIA

Disturbi del sonno per più di un milione di bambini italiani

di redazione
Molto spesso, per fortuna, si tratta non di una malattia, ma della conseguenza di cattive abitudini. Che si possono correggere. Ecco allora le “Regole dei cinque sensi” suggerite dai pediatri per fare sogni d'oro

C'è più di un milione di under 14 in Italia che dorme troppo poco di notte e spesso, di giorno, presenta disturbi del comportamento come iperattività, scarsa capacità di attenzione, aggressività. Con conseguenze deleterie, per esempio, sul rendimento scolastico. La stima è dell’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss) alla vigilia del suo primo Forum internazionale che si svolgerà a Napoli dal 25 al 27 settembre.

Negli ultimi cento anni, sottolineano gli esperti, i bimbi italiani hanno “perso” almeno un'ora di sonno e oggi la maggioranza dorme in media 40 minuti meno di quanto dovrebbe. A scanso di equivoci, però, gli esperti scartano con decisione l'ipotesi, proposta da qualcuno, di un “posticipo” dell'orario di apertura delle scuole: il ciclo biologico giorno-notte, avvertono, va rispettato.

Così, per restituire ai bambini notti di buon riposo, i pediatri propongono le “regole dei cinque sensi” per favorire il sonno.

«Sono pochi i casi in cui l'insonnia e i disturbi del sonno sono conseguenza di vere e proprie patologie come l'asma, il reflusso, disturbi dell'orecchio o le apnee ostruttive - osserva Giuseppe Mele, presidente Paidòss – che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, riguardano anche i più piccini, il 2-4% fra 2 e 8 anni, e dipendono spesso da anomalie delle prime vie aeree. Nella maggioranza dei bambini la difficoltà ad addormentarsi e i risvegli notturni – aggiunge Mele - sono colpa di cattive abitudini durante la giornata: in oltre otto casi su dieci l’insonnia dipende da fattori psico-fisiologici legati all’organizzazione della giornata, alla molteplicità di stimoli che si trovano intorno e alla routine data dai genitori, a cominciare dalla pessima abitudine di costringere i figli a seguirli nei locali e nei ristoranti fino a mezzanotte». Come spiega il presidente di Paidòss, i bambini fra i tre e i cinque anni, infatti, dovrebbero dormire almeno 11 ore (ma anche fino a 13), per poi arrivare a 9-10 ore dai 6 ai 10 anni e almeno 8-9 ore dagli 11 ai 13 anni: «In realtà oggi non accade – sottolinea Mele - e la maggioranza “perde” almeno 40 minuti del monte ore necessario ad affrontare al meglio la giornata a scuola».

Le Regole dei cinque sensi. La vista ispira la regola che raccomanda di spegnere tablet, televisore e computer almeno un'ora prima di andare a letto, entro le otto di sera. La luce dei dispositivi elettronici altera la produzione di melatonina, l'ormone che favorisce il riposo, “sballando” il ritmo sonno-veglia di bambini e ragazzini: per questo è opportuno iniziare fin dall'ora di cena a ridurre l'esposizione a luci molto intense. Sì a tende e schermature per la luce esterna e a una lampada che possa essere regolata così da illuminare la stanza da letto dei bambini in modo soft, per aiutare i piccoli che hanno paura del buio ad addormentarsi con una luce molto fioca.

Il gusto: una cena pesante e ricca di grassi, magari consumata tardi, dopo le otto di sera, ostacola il riposo. Per cui è meglio evitare cibi fritti o molto pesanti a favore di alimenti che contengono triptofano, un mediatore che stimola la produzione di serotonina importante per il relax; ne abbondano, per esempio, pollo e tacchino, uova e pesce. Una tazza di latte tiepido alla sera, prima di dormire, è un altro ottimo mezzo per favorire il riposo.

La “regola del tatto” consiglia di mantenere una temperatura nella camera dei bambini attorno ai 18 gradi. Altrettanto utile scegliere un pigiama in cotone traspirante, un po' più pesante per l'inverno, ma senza esagerare: l'obiettivo è non sudare a letto.

I materiali di letto e coperte sono importanti anche per la “regola dell'olfatto”: lenzuola di cotone fresche e cambiate di frequente favoriscono il riposo, a maggior ragione se odorano di lavanda: questa fragranza riduce la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, perciò può aiutare a rilassarsi prima del sonno. L'aria che si respira in camera da letto, poi, è fondamentale per i piccoli allergici e asmatici: se c'è polvere o si scelgono tessuti che non sono anallergici e diventano un ricettacolo di acari, il riposo del bambino sarà compromesso da starnuti e fastidi dovuti all'ipersensibilità. 

Infine, la “regola dell'udito”: una camera silenziosa è essenziale per prendere sonno e almeno trenta minuti prima di mettere a letto i bimbi la casa dovrebbe scivolare nel silenzio. Se si vive in una zona molto rumorosa e trafficata, può essere una buona idea ricorrere al cosiddetto “rumore bianco” che si può produrre con una macchina apposita o più semplicemente con un ventilatore o un purificatore d'aria elettrico: si tratta in sostanza di un rumore di fondo che con la sua omogeneità e continuità aiuta il cervello a non sentire altri suoni.