Pillole dell’amore: in Europa dilaga il “fai da te”. In 6 casi su 10 manca una diagnosi

L’indagine

Pillole dell’amore: in Europa dilaga il “fai da te”. In 6 casi su 10 manca una diagnosi

di redazione

Manca la diagnosi, manca la patologia, manca la prescrizione, manca il parere del medico, mancano insomma i requisiti necessari per l’acquisto di un vero e proprio farmaco. Eppure il medicinale per la disfunzione erettile, considerato spesso come una “pillola dell’amore” per avere performance sessuali migliori, ha raggiunto vendite da record in Europa: 180 milioni di pillole all’ anno, di cui 100 milioni acquistate senza ricetta, circa 3 milioni e mezzo nei sexy shop. Lo dicono i risultati dell’indagine Erectile Dysfunction European Users Survey (Edeus), coordinata da Emmanuele A. Jannini dell’Università di Roma Tor Vergata presentata in occasione del Congresso dell’European Association of Urology (Eau). 

Il boom del “fai da te”

Solamente quattro uomini su 10 sono pazienti veri e propri, gli altri utilizzano i farmaci anti-impotenza senza aver ricevuto alcuna diagnosi né, in molti casi, una prescrizione medica. Tra questi c’è chi vuole migliorare le proprie performance, ma anche chi ha effettivamente un problema e non vuole però parlarne con il medico, indagine è stata condotta su circa 1000 uomini che utilizzano le “pillole dell’amore” in 7 Paesi europei, Italia compresa 4 uomini su 10 possono essere ricondotti alla categoria dei “pazienti”, gli altri sono “performers” che usano le pillole per migliorare le prestazioni sotto le lenzuola o che percepiscono la presenza di qualche piccola o grande difficoltà ma non ne vogliono parlare al medico.

Tra le pillole più richieste senza prescrizione ci sono i farmaci di prima generazione come sildenafil, tadalafil e vardenafil. I prodotti di seconda generazione, come ad esempio avanafil, sono invece molto più raramente correlati a un impiego “ricreativo”. 

I numeri delle pillole dell’amore in Europa

Lo studio ha analizzato i motivi e le modalità di utilizzo dei farmaci per la disfunzione erettile tra gli uomini maggiorenni di Italia, Belgio, Francia, Germania, Polonia,  Portogallo, Spagna.  Il 60 per cento sceglie le pillole da sé e dichiara di non aver ricevuto una diagnosi, utilizzando questi farmaci spesso ai dosaggi più bassi ma senza mai consultarsi col medico.  Il 38 per cento, a un’analisi più approfondita, presenta segni lievi o moderati di disfunzione erettile e il 12% addirittura un problema di grado severo. Nel 2016 sono state vendute complessivamente in Europa circa 180 milioni di pillole di cui 33,6 milioni in Italia.   Oltre 100 milioni sono acquistate senza ricetta, online o attraverso canali diversi dalla farmacia, di cui circa 19 milioni nel nostro Paese. Circa tre milioni e mezzo sono state acquistate nei sexy shop di cui oltre 600 mila in Italia, circa 70 milioni vendute dopo diagnosi e prescrizione medica.

Un problema da nascondere

Sono oltre 30 milioni gli europei con disfunzione erettile, di cui 3 milioni nel nostro Paese.

«Esiste infine un’ampia fetta di “pazienti silenziosi” - dice Jannini - che non scelgono il fai da te, ma nemmeno parlano al proprio medico delle difficoltà sotto le lenzuola: li chiamo “gli struzzi”. Sono le persone che pagano il prezzo del silenzio sessuale (non prendono medicine e subiscono il dolore della loro impotenza) solo perché si vergognano a confrontarsi con un dottore, nonostante oggi si disponga  di moltissime armi per risolvere i problemi e migliorare la qualità di vita di chi soffre di disfunzione erettile. I dati della nostra ricerca ci consegnano quindi tre obiettivi: aiutare chi non ha bisogno di medicine a non sentirne il bisogno, convincere che il “fai da te” significa “fai male a te” e far sfilare la testa degli “struzzi” dalla buca, indicando la via maestra del medico della coppia».