Quel dolore ai tendini è colpa del colesterolo alto

Legami nascosti

Quel dolore ai tendini è colpa del colesterolo alto

di redazione
Le persone con un peggior profilo lipidico hanno maggiori probabilità di soffrire di tendinopatie e dolore. La ragione potrebbe risiedere nello stato di infiammazione cronica indotto dal colesterolo

Chi lo avrebbe mai detto. Avere il colesterolo alto non è solo un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari ma può causare anche danni ai tendini e dolore. 

Lo sostiene uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine che aggiunge un’altra buona ragione per tenere sotto controllo i livelli di questo grasso nel sangue. Secondo i ricercatori australiani che hanno condotto la ricerca, la ragione di questo legame risiede nell’infiammazione che le molecole di colesterolo sono in grado di promuovere. 

Ma procediamo con ordine. Il dubbio che ci fosse qualcosa di ignoto nel modo in cui i tendini vengono danneggiati nel corso della vita è venuto facendo una semplice riflessione: se si escludono i traumi, a oggi è noto che i tendini possono essere danneggiati da un loro eccessivo uso; sappiamo che anche l’obesità o una distribuzione anomala del grasso corporeo può produrre uno stress meccanico in grado di indurre anomalie, lo stesso vale per una postura scorretta. 

Ma queste cause spiegano solo una parte delle diverse tendinopatie. Inoltre, c’è un ulteriore elemento che ha fatto insospettire i ricercatori: le persone che soffrono di ipercolesterolemia familiare, una malattia genetica che comporta elevatissimi livelli di colesterolo, soffrono più frequentemente della popolazione generale di dolori ai tendini. 

Ecco allora che il team ha consultato i diversi database medici tirando fuori gli studi che in passato avevano analizzato il possibile legame tra livelli di grassi nel sangue e anomalie a carico dei tendini. Ne sono venuti fuori quasi 2.000, ma soltanto 17 rispondevano alle specifiche domande dei ricercatori. Comunque un buon numero, visto che complessivamente prendevano in considerazione oltre 2.500 persone. 

I ricercatori hanno così analizzato globalmente i risultati ed è venuto fuori che, rispetto alle persone che avevano una normale struttura dei tendini, quelli che soffrivano di una qualche anomalia avevano un peggiore profilo lipidico: avevano cioè alti livelli di colesterolo (sia buono sia cattivo) sia di trigliceridi. 

Inoltre, queste persone avevano maggiori probabilità di subire infortuni ai tendini e di soffrire di dolore. Altro dettaglio, emerso da due studi che si erano concentrati sul tendine di Achille, è che le persone con un cattivo profilo lipidico hanno un tendine più sottile. 

«Tutte insieme, queste scoperte forniscono un solido supporto all’ipotesi metabolica dei traumi tendinei», hanno scritto i ricercatori che si affrettano a dire che quello condotto è uno studio osservazionale e non stabilisce se ci sia realmente un rapporto causa-effetto tra livelli di grassi nel sangue e danni ai tendini. 

Anzi, il legame potrebbe essere addirittura inverso: chi ha i tendini più deboli probabilmente fa meno attività fisica e la sedentarietà fa salire il colesterolo. 

Tuttavia, ciò non spiegherebbe perché le persone con ipercolesterolemia familiari hanno tendini più deboli, aggiungono i ricercatori. Dunque è probabile che, anche se non completamente compreso, un qualche rapporto causale tra profilo lipidico e salute dei tendini ci sia. A mediarlo potrebbe essere lo stato di infiammazione cronica indotto dall’eccessivo livello di colesterolo nel sangue. Ma questa per ora resta soltanto un’ipotesi.