I superbatteri, mostri creati da noi

Medicina

I superbatteri, mostri creati da noi

di redazione
L'uso sbagliato degli antibiotici rende i batteri resistenti e inefficace un'arma contro di loro. Che così tornano a minacciarci. Campagna della Società di terapia antinfettiva per il corretto utilizzo degli antimicrobici che, tra le iniziative, ha uno spot con Ricky Tognazzi

Un “supervampiro” che piomba tra gli abitanti di un villaggio che si erano liberati degli eredi di Dracula, ma poi avevano abusato del rimedio: la metafora di una minaccia che sembrava consegnata definitivamente al passato e che invece ritorna.

È questa la chiave scelta dalla Sita, la Società italiana terapia antinfettiva, per raccontare l’incombente pericolo dei “superbatteri” in grado di resistere a tutti o quasi gli antibiotici disponibili. Entro il 2050, le infezioni resistenti agli antibiotici potrebbero essere la prima causa di morte al mondo, con un tributo annuo di oltre 10 milioni di vite, più di quelle che falcia oggi il cancro. Un’emergenza globale che preoccupa i Governi e le Organizzazioni internazionali: solo poche settimane fa, durante l’Assemblea generale delle Nazioni unite, quasi 200 capi di Stato hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta sulle linee guida mondiali per la lotta alla resistenza antimicrobica. Prima di questa, solo Hiv/Aids, malattie croniche ed Ebola erano arrivati all'Assemblea generale dell'Onu come “emergenze di salute pubblica”.

Anche l’Italia è in prima linea. «Entro il primo semestre 2017 sarà sviluppato un Piano nazionale per combattere le resistenze antimicrobiche basato sull'approccio “One Health” e gli obiettivi strategici del Piano di azione globale dell’Oms» annuncia il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, intervenuto giovedì 20 ottobre a Roma alla presentazione delle campagna promossa dalla Sita per sensibilizzare i cittadini al corretto uso degli antimicrobici.

Le quattro regole per il buon uso degli antibiotici

L’iniziativa, resa possibile grazie a un’erogazione di Merck & Co. per il tramite della sua consociata italiana MSD, vuole ricordare a tutti i cittadini l’importanza di usare bene gli antibiotici, seguendo quattro regole: assumerli sempre dietro prescrizione del medico; non assumerli per curare raffreddore e influenza; rispettare le dosi prescritte; non interrompere la terapia.

«Ci rivolgiamo direttamente a tutti i cittadini perché sono loro i principali fruitori degli antibiotici – spiega Claudio Viscoli, presidente Sita - e devono sapere che questi farmaci rischiano di perdere la loro efficacia. «Gli antibiotici sono gli unici farmaci il cui cattivo uso si riflette sulle generazioni future – avverte - e devono essere assunti al dosaggio giusto, per il tempo giusto e allo scopo di curare le infezioni batteriche e non quelle virali».

Anche negli ospedali italiani, però, «il 45% dei ricoverati viene trattato con antibiotici – osserva Ercole Concia, direttore della Divisione clinicizzata di malattie infettive dell’Azienda ospedaliera-universitaria integrata di Verona - mentre un comportamento virtuoso dovrebbe collocare quest’uso fra il 25 e il 30%. Spesso è anche il paziente che si autoprescrive antibiotici o magari li ha in giacenza dalla precedente infezione». Cocicchè in Italia le infezioni correlate all’assistenza o intraospedaliere colpiscono ogni anno circa 284 mila pazienti (dal 7% al 10% dei pazienti ricoverati) causando un numero di morti stimato tra 4.500 e 7 mila. Le più comuni infezioni sono polmonite (24%) e infezioni del tratto urinario (21%).

Sul fronte delle nuove terapie, dopo anni di calo degli investimenti delle aziende farmaceutiche nella ricerca in questo settore, le prospettive sembra stiano cambiando e all’orizzonte appaiono nuove molecole. Per esempio, MSD ha alle viste nuovi antibiotici «che andranno ad arricchire l’armamentario dei medici per combattere l’antibioticoresistenza – assicura Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di MSD Italia - e avere a disposizione una soluzione laddove gli antibiotici attuali non funzionano più».

Lo spot

Oltre a nuovi farmaci è però fondamentale che i cittadini adottino corrette abitudini e adeguati stili di vita. E qui si inserisce l’iniziativa della Sita, che fa leva sull’ironia ripescando la figura del vampiro. «Mi è parso molto giusto aderire a questa iniziativa di sensibilizzazione sugli antibiotici, dal momento che da quel che sento in giro c’è ancora una notevole mancanza d’informazione su questo argomento così importante per la nostra salute» dice Ricky Tognazzi. Nello spot, girato nel borgo medievale di Sermoneta, Tognazzi è affiancato da un cast composto in larga parte da giovani attori emergenti. A dirigerli, il giovane regista Daniele Barbiero, autore di web serie e cortometraggi.

La campagna conta anche sul sito www.antibioticilanostradifesa.it e su un leaflet che verrà distribuito negli ospedali con le quattro regole da ricordare per usare bene gli antibiotici.

Lo spot e tutta l’iniziativa possono essere condivisi sui canali social utilizzando gli hashtag: #antibioticilanostradifesa #sita #vampiri.