Iodoprofilassi: un progetto per sensibilizzare le madri migranti

La campagna

Iodoprofilassi: un progetto per sensibilizzare le madri migranti

di redazione

Arabo, francese, inglese, rumeno, albanese e italiano. Il materiale informativo sull’importanza dell’assunzione di iodio è scritto in tante lingue diverse perché è destinato alle donne migranti, già in cinta o che hanno intenzione di diventare madri. 

Parliamo del progetto di “IBSA Farmaceutici Italia per le madri migranti” sulla iodoprofilassi realizzato in collaborazione  con l’Università di Pavia e diversi attori del terzo settore, quali l’Assistenza Sanitaria San Fedele di Milano, i Gesuiti di Tirana, Caritas Internationalis e l’Arcidiocesi di Bamenda.

A Milano le donne tra i 18 e i 45 anni in attesa del loro turno presso l’Assistenza Sanitaria San Fedele vengono informate sull’importanza di una corretta iodoprofilassi. Lo stesso accade  a Tirana dove i gesuiti della Caritas Albania stanno distribuendo  opuscoli informativi in 40 centri sanitari. 

Mentre in Camerun, dove la situazione è drammatica da un punto di vista sociale, l’intervento è mirato a distribuire integratori tra la popolazione nell’arcidiocesi di Bamenda che ne ha fatto richiesta.

La carenza di iodio, come ricordano l’Oms e l’Unicef, rappresenta la più importante causa evitabile di danni cerebrali a livello globale. E le donne che giungono in Italia da altri paesi sono particolarmente a rischio per i cambiamenti nelle loro abitudini alimentari. 

Dall’analisi dei questionari consegnati a cento donne immigrate, il primo dato che emerge è il consumo praticamente nullo del sale iodato in famiglia a cui si affianca un consumo di latte, formaggio, yogurt o pesce nullo o inferiore alle tre porzioni settimanali nel 60 per cento delle donne intervistate. 

La campagna di Ibsa potrà essere replicata in altre strutture che vogliano abbracciare il progetto che ha il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute della CEI.

Tutti le informazioni e i materiali realizzati in sei diverse lingue sono inoltre disponibili sul portale www.tiroide.com.