Tumore del polmone, l’appello degli oncologi: «Smettete di fumare, almeno in casa»

La conferenza

Tumore del polmone, l’appello degli oncologi: «Smettete di fumare, almeno in casa»

di redazione

Nessuna persona di buon senso accoglierebbe un killer nel salotto di casa propria. Eppure, avvertono gli oncologi, accendere una sigaretta sul divano non è poi così diverso. 

Il fumo resta il principale alleato del tumore al polmone, il “big killer”, responsabile dell’85-90 per cento di tutti i tumori polmonari,  che però ancora non fa abbastanza paura. Così la pensano gli esperti riuniti a Napoli fino a sabato 25 per la 5° Conferenza Internazionale di Oncologia Toracica.

«Se domani la popolazione mondiale decidesse di smettere di fumare – dice Filippo de Marinis, past president dell’Associazione italiana oncologica toracica (Aiot) - tra venti, trent’anni il carcinoma polmonare risulterebbe abbattuto del 90 per cento come mai nessuna terapia potrà ottenere».

Una lezione che dovrebbero imparare soprattutto le donne: « Il tumore del polmone cresce tra le donne perché continuano a fumare-  dice Cesare Gridelli, presidente dell’Aiot - ma l’aumento dell’incidenza della malattia in donne non fumatrici ci fa ipotizzare che ci sia anche una causa genetica e ormonale». 

Gli oncologi lanciano un appello: «Smettete di fumare, almeno in casa. Perché il fumo passivo aumenta il rischio di ammalarsi di tumore al polmone. Se non lo volete fare per voi, almeno fatelo per chi vi vive accanto».