Depressione: le alterazioni geniche di uomini e donne sono opposte

Lo studio

Depressione: le alterazioni geniche di uomini e donne sono opposte

di redazione
Indagando i meccanismi molecolari del disturbo psichiatrico, un gruppo di ricercatori ha scoperto che il cervello dei maschi si comporta in modo esattamente contrario a quello delle femmine. Un invito a personalizzare le terapie

Stessa diagnosi, stessa terapia? La medicina, da tempo, non funziona più così. Soprattutto se i pazienti sono di sesso diverso. L’ultima prova a sostegno della medicina di genere, che sottolinea la diversità clinica degli uomini e delle donne, arriva da uno studio pubblicato su Biological Psichiatry: maschi e femmine hanno alterazioni genetiche opposte nel disturbo depressivo maggiore. Gli scienziati hanno ricostruito i meccanismi molecolari della patologia psichiatrica scoprendo, per l’appunto, che cervelli femminili e maschili si comportano in modo diverso, anzi diametralmente opposto. Lo studio, qualora venisse confermato, imporrà trattamenti differenziati in base al genere dei pazienti. 

I ricercatori hanno raccolto e confrontato i dati ricavati da 8 studi, 4 su uomini e 4 su donne. Conducendo inoltre un’analisi post mortem sui tessuti cerebrali di 50 persone (26 uomini e 24 donne) con depressione maggiore che si concentrava sui livelli di espressione del gene, indicativi della quantità di proteina prodotta da un gene. La stessa analisi è stata condotta su un equivalente numero di campioni appartenuti a persone sane per avere riferimenti per un confronto. 

La maggior parte dei geni che presentavano alterazioni dell'espressione erano cambiati solo negli uomini o solo nelle donne. E i geni che risultavano cambiati in entrambi i sessi presentavano mutazioni opposte. Le donne mostravano un aumento nell’espressione dei geni coinvolti nelle funzioni sinaptiche, mentre negli uomini si verificava esattamente il contrario, con una riduzione nell’espressione degli stessi geni. Non solo. 

Le differenze tra uomini e donne riguardavano anche le aree del cervello colpite dalla depressione. I ricercatori hanno osservato le diverse reazioni in tre regioni cerebrali, corteccia cingolata anteriore, corteccia prefrontale dorsolaterale, amigdala. Tutte queste regioni presentano anomalie in presenza di disturbo depressivo maggiore. Ma se una donna mostrava un aumento dell’espressione genica in una determinata regione e una  riduzione in un’altra, l’uomo mostrava lo scenario esattamente opposto. 

«Questi risultati - scrivono gli autori dello studio - hanno importanti implicazioni per lo sviluppo di nuovi potenziali farmaci e suggeriscono che questi nuovi trattamenti devono differenziarsi per gli uomini e per le donne». 

Per molto tempo le donne sono state escluse dagli studi sul cervello delle persone depresse e le differenze di genere, di conseguenza, hanno faticato ad emergere. Eppure i dati epidemiologici dicono che le donne sono due volte più a rischio degli uomini di sviluppare il disturbo dell’umore e hanno sintomi più gravi. Il sospetto che la depressione si manifestasse in modo diverso per i maschi e per le femmine già esisteva. Questo studio lo conferma.