Il doppio ruolo delle cellule immunitarie intestinali: proteggono dai patogeni e regolano l’assorbimento dei nutrienti
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Decide cosa entra e cosa esce. E facendolo assicura la sopravvivenza degli animali, essere umano compreso. Perché l’intestino tenue è responsabile allo stesso tempo dell’assorbimento delle sostanze nutrienti, della eliminazione di quelle tossiche e di una efficace azione di difesa contro i batteri più pericolosi.
Tutto questo è già noto. Quel che non si sapeva è che nell’intero processo, sia nella fase di difesa che in quella di assorbimento, gioca un ruolo chiave il sistema immunitario intestinale. Che, secondo i ricercatori di Yale, non si limita, come si pensava, a difendere l’organismo dall’attacco degli agenti patogeni, ma interviene anche nella selezione delle sostanze nutrienti “scegliendo” quali far entrare e quali no.
Lo studio pubblicato su Science potrebbe aiutare a capire meglio l’origine di alcune malattie metaboliche e l’impatto della malnutrizione sulla salute. Perché le cellule immunitarie intestinali sembrano condizionare tanto l’obesità, tipica dei Paesi ricchi, quanto la malnutrizione diffusa nei Paesi poveri.
«Siamo rimasti sorpresi dal fatto che il sistema immunitario fosse così coinvolto nella nutrizione. E lo studio pone le basi per comprendere come funziona questa interazione reciproca», ha dichiarato Zuri Sullivan, primo autore dello studio.
Sullivan e i colleghi da tempo studiano gli effetti delle diverse abitudini alimentari sul funzionamento del tratto digestivo.
E hanno osservato, per esempio, che il sistema digerente dei carnivori e degli erbivori sono organizzati in maniera diversa per adeguarsi al tipo di alimenti ingeriti. Gli onnivori hanno l’apparato digestivo più complesso perché al suo interno passa di tutto, dalle proteine animali o vegetali, ai grassi, ai carboidrati.
Proseguendo le loro ricerche sull’apparato digestivo, i ricercatori di Yale hanno finito per concentrarsi sulle numerose cellule immunitarie presenti nell’intestino con l’obiettivo di scoprire se influenzassero in qualche modo la nutrizione.
E sono riusciti a ricostruire il ruolo specifico di alcune di queste. Per esempio si è scoperto che l’interleuchina 22, una molecola immunitaria del sistema di segnalazione, che gioca un ruolo chiave nel combattere alcuni patogeni, come quelli presenti negli alimenti avariati, non ha ha una funzione esclusivamente protettiva. L’interleuchina 22 infatti sembrerebbe prevenire l’assorbimento di alcuni nutrienti in presenza di microbi nocivi. Il che può rivelarsi un problema nei Paesi poveri dove le infezioni batteriche sono molto diffuse. In questi casi, infatti, l’espressione dell’interleuchina 22 potrebbe diventare cronica e impedire in maniera continuativa l’assorbimento di sostanza nutritive fondamentali per la salute e per la crescita.
Al contrario l’azione selettiva della IL-22 potrebbe venire sfruttata per contrastare malattie metaboliche tipiche dei Paesi ricchi, come diabete 2 e obesità. Lo studio suggerisce quindi la possibilità di sfruttare le cellule immunitarie dell’intestino a seconda delle esigenze per favorire o ostacolare l’assorbimento delle sostanze.