Le donne sono più sensibili alle malattie respiratorie

Differenze di genere

Le donne sono più sensibili alle malattie respiratorie

di Sabrina Valletta

Le differenze di genere influiscono anche sull’incidenza e sull’andamento dei disturbi respiratori. Mentre le donne sono più suscettibili ai fattori di rischio e ai sintomi di queste patologie, gli uomini sono invece interessati dalle forme più gravi. Questo secondo una ricerca italiana i cui dati saranno presentati al XV congresso nazionale Simer-Fip (Società italiana di medicina respiratoria), a Genova dall’1 al 3 ottobre. 

Secondo i risultati della ricerca, la donna è colpita meno frequentemente dalla Broncopatia cronica ostruttiva (Bpco), almeno qui in Italia, e ha una minore compromissione funzionale respiratoria indipendentemente dall'età. Inoltre, se malata, ha una maggiore percezione dei sintomi e quindi ricorre più precocemente al medico. L'uomo, al contrario, resistendo meglio o forse anche sottovalutando i primi sintomi, si presenta dallo specialista in fase più tardiva, quando l'ostruzione delle vie aeree è di grado più severo. 

«Esaminando circa 400 pazienti sintomatici, arrivati da noi senza una diagnosi, abbiamo notato che gli uomini presentano maggior prevalenza di Bpco con o senza sovrapposizione di asma, mentre le donne vengono più colpite da patologie di tipo irritativo delle vie aeree, come l'asma, o da sintomi, come la tosse cronica associata a rinosinusite», spiega Caterina Bucca, del Dipartimento di scienze mediche dell'ospedale S. Giovanni Battista di Torino. «Tra i pazienti con Bpco con o senza asma, il genere femminile ha una minore compromissione funzionale respiratoria, indipendentemente dall’età».