Una dieta corretta è sinomino di salute per il 90% delle donne

Salute a tavola

Una dieta corretta è sinomino di salute per il 90% delle donne

di redazione
Per le donne italiane e per le straniere immigrate, un’alimentazione sana rappresenta un importante strumento di tutela e cura della propria salute e di quella dei propri cari. Lo dicono due indagini dell'Osservatorio Onda presentate ad Expo

Alimentazione e salute vanno di pari passo. Lo sanno bene le donne italiane, che credono fortemente in una dieta corretta come strumento di tutela e prevenzione della salute in tutte le varie fasi della vita. E anche le donne straniere immigrate nel nostro paese promuovono il cibo made in Italy e i suoi effetti benefici, soprattutto in gravidanza. Questi alcuni risultati di due indagini promosse dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), civil society participant di Expo 2015, su un campione di donne italiane e straniere residenti in Italia per indagare le loro abitudini alimentari e il loro rapporto cibo-salute. I dati sono stati presentati il 22 giugno in una conferenza stampa, insieme ai nomi dei quattro ospedali vincitori nell'ambito del contest "Alimentazione nei cicli vitali della donna", eccellenze per la promozione di una corretta nutrizione per migliorare la qualità di vita femminile.

La ricerca, condotta su un campione di 600 donne italiane, di età compresa tra i 35 e i 65 anni, ha evidenziato che 9 donne su 10 ritengono che una dieta corretta sia uno strumento di prevenzione nei confronti di molteplici patologie, come sovrappeso e obesità, malattie metaboliche e ipertensione. Quasi l'80% pensa che una alimentazione equilibrata sia un prezioso alleato per la cura delle problematiche di salute e, quando soffrono di una patologia cronica di diversa natura, circa 9 donne su 10 modificano, in parte o in maniera definitiva, le proprie abitudini alimentari.

«Questa nostra prima indagine rileva come, nonostante oltre la metà delle intervistate (56%) sia molto soddisfatta del proprio stile alimentare, ritenuto nel complesso sano ed equilibrato e ispirato ai principi della dieta mediterranea, 4 donne su 10 vorrebbero migliorarlo ulteriormente, aumentando, per esempio, il consumo di frutta e verdura e privilegiando cibi freschi e naturali», spiega Francesca Merzagora, presidente dell'Osservatorio Onda, che ha in programma diverse iniziative ad Expo, tra cui una postazione all'interno del Padiglione Italia dedicata al Programma Bollini Rosa, vincitore del concorso "Progetti per le donne" di "WE-Women for Expo 2015" e, da ottobre, uno stand espositivo presso Cascina Triulza.

Raggiungere l'obiettivo di un'alimentazione perfetta, però, non è sempre facile a causa di diversi ostacoli: dalla difficoltà di conciliare la scelta di alimenti più salutari con i gusti dei propri familiari (43%), alla mancanza di tempo da dedicare alla preparazione dei cibi (34%), dal costo elevato degli alimenti sani (32%) alla pigrizia e alla scarsa determinazione (30%). «Per superare gli ostacoli che molte donne incontrano nel garantire una sana nutrizione è necessario intervenire sull'offerta di alimenti e sui loro prezzi. Questa è una responsabilità di molti attori nella società, guidati da leggi, politiche e pratiche del settore pubblico», ha commentato Francesco Branca, Capo del Dipartimento Nutrition for Health dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

L'interesse delle nostre connazionali per l'alimentazione come strumento di salute è confermato anche da una seconda indagine promossa da Onda su alcune donne straniere immigrate in Italia, di età inferiore ai 40 anni, intervistate in due focus group. In particolare, le straniere percepiscono in Italia, rispetto al loro Paese d'origine, una maggiore attenzione a seguire una dieta sana ed equilibrata durante il periodo della gravidanza. La maggioranza delle immigrate segue ormai uno stile alimentare prevalentemente italiano e promuove il cibo "made in Italy", considerato più salutare: ne vengono inoltre apprezzate la qualità e la ricchezza delle materie prime, la semplicità e varietà dei piatti (valori condivisi, peraltro, anche dalle italiane).