I fisioterapisti: «Osteopati e chiropratici non sono professionisti della sanità»

Disegno di legge Lorenzin

I fisioterapisti: «Osteopati e chiropratici non sono professionisti della sanità»

di redazione

«Inopportuni articoli che mirano all'istituzione di nuove professioni sanitarie senza le necessarie garanzie per la salute dei cittadini». Così l’Associazione italiana fisioterapisti liquida i passaggi del disegno di legge Lorenzin che riconoscono le figure professiionalo del “chiropratico” e dell’“osteopata”. 

«Si tratta di pratiche che sono state riconosciute come professioni sanitarie solo in una decina di paesi in tutto il mondo e che non hanno alcuna evidenza scientifica dei risultati», dice Mauro Tavarnelli, presidente nazionale dell’Aifi, che in vista dell’avvio del dibattito del testo al Senato, ha deciso di rivolgersi con una lettera direttamente ai senatori per sottolineare i rischi per la salute dei cittadini. 

Per i fisioterapisti il disegno di legge delude le aspettative: doveva trattarsi di un provvedimento da tempo atteso per riformare le carriere professionali della sanità e invece, dicono all’Aifi, si è trasformato in una sanatoria che trasforma figure non regolamentate in professionisti a tutti gli effetti. 

«Nella lettera l’Aifi chiede quindi ai senatori d’intervenire, evitando di creare un pericoloso precedente, e di trasformare una normativa attesa da più di 500 mila professionisti in un rischio per la salute dei cittadini e per la credibilità del sistema sanitario del paese».