Lorenzin ai medici: «Diffondiamo la cultura della prevenzione»

Sanità

Lorenzin ai medici: «Diffondiamo la cultura della prevenzione»

di redazione

«Chiedo il vostro aiuto per sostenere le vaccinazioni. Vaccinare vuol dire salvare la vita non solo ai propri figli ma a tutti quei bambini che, per un motivo o per l’atro, non possono essere vaccinati».

Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si è rivolta ai 500 medici e odontoiatri riuniti in questi giorni a Rimini nella terza Conferenza nazionale della professione medica e odontoiatrica.

Oltre alla prevenzione, tre le priorità indicate dal ministro, da realizzare a breve termine: una corretta programmazione del fabbisogno di professionisti della sanità; la riforma dell’Agenzia del farmaco; la riforma del Titolo V della Cotituzione. «Saranno abolite le materie concorrenti tra Stato e Regioni nelle politiche di salute» preannuncia il ministro, aggiungendo l'intenzione di «dare un impulso molto forte a livello nazionale, in modo da avere processi decisionali più veloci e una governance di interesse universale». Per Lorenzin «non dobbiamo abdicare alla missione universalistica del Servizio sanitario nazionale né rinunciare a garantire a tutti i cittadini uguale accesso alle cure. Abdicare a queste funzioni sarebbe indegno di un Paese come il nostro, che ha dato la patria al Servizio sanitario nazionale».

«Anche il ministro ha accettato di camminare sul nostro ponte» commenta Roberta Chersevani, presidente della Fnomceo, la Federazione degli ordini dei medici e degli odontoiatri, riferendosi al simbolo scelto per le tre Conferenze nazionali (prima di Rimini, c’erano state Fiuggi nel 2007 e Roma nel 2010). «È inutile infatti che noi medici guardiamo al futuro – conclude - se le Istituzioni non percorrono la nostra stessa strada».