Osteopatia: un settore da regolare

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Osteopatia: un settore da regolare

di redazione

Riconoscimento dell’osteopata come professione sanitaria indipendente; laurea magistrale quale percorso accademico più appropriato per la formazione degli osteopati; un iter che porti al riconoscimento dei titoli pregressi degli osteopati già praticanti o che hanno già intrapreso il loro percorso di studi.

È da questi tre punti fondamentali che parte la richiesta di regolamentazione della professione e del settore chiesta dal Registro degli osteopati d'Italia (Roi) in una conferenza stampa il 15 ottobre a Roma.

L’osteopatia è definita dall’Oms come una professione sanitaria di contatto primario con competenze di diagnosi, gestione e trattamento dei pazienti, esclusivamente manuale, che si indirizza a tutti i cittadini, dal neonato all'anziano. Nel 2006 la stessa Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto ufficialmente i cinque modelli di intervento alla base della terapia osteopatica: biomeccanico, respiratorio-circolatorio, metabolico-energetico, neurologico e comportamentale.

A oggi, secondo i dati Eurispes, si rivolge all'osteopata un numero sempre crescente di cittadini, il 7-8% circa, ma questi professionisti sanitari in Italia operano in assenza di un quadro legislativo di riferimento, senza un riconoscimento giuridico nè una regolamentazione che ne certifichi il percorso accademico e le competenze acquisite negli anni.

Il riconoscimento dell’osteopata quale professione sanitaria è «una novità per la legislazione italiana, a differenza di quanto accade in Paesi quali Stati Uniti, Regno Unito e Francia – sottolinea Paola Sciomachen, presidente del Roi - dove l’osteopatia è già regolamentata. In questi Paesi l’osteopatia è praticata, in maniera esclusiva, da professionisti che seguono un percorso di studi indipendente dalle altre professioni sanitarie e mai inteso come una specializzazione di una di queste».

Attualmente al Senato, in Commissione Sanità, è in discussione il disegno di legge a firma del ministro Lorenzin, al quale sono stati presentati emendamenti che prevedono il riconoscimento e la definizione della professione sanitaria di osteopata; una proposta di legge sullo stesso tema è stato presentata alla Commissione Affari sociali della Camera.