Presentati i nuovi Lea, 470 milioni di euro in più per garantirli

Sanità

Presentati i nuovi Lea, 470 milioni di euro in più per garantirli

di redazione

Fecondazione assistita, screening neonatale, epidurale e protesi di ultima generazione per disabili. Sono alcune delle new entry presenti nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), ovvero le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento del ticket. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato la sua proposta per l'aggiornamento dei Lea, che dovranno essere discussi e approvati dalle Regioni la settimana prossima prima di essere davvero effettivi.

Nel piano ministeriale sui Lea entrano gli screening neonatali allargati per le malattie rare, la procreazione medicalmente assistita, l'epidurale, le vaccinazioni per varicella, pneumococco e meningococco e il vaccino contro l'Hpv. Fanno capolino anche un centinaio di nuove patologie esenti, come le broncopneumopatie croniche ostruttive moderate, gravi o molto gravi, le osteomieliti croniche, le patologie renali croniche, rene policistico, la sindrome da Talidomide, l'endometriosi. Entreranno nei Lea anche 110 nuove malattie rare, mentre sindrome di Down e celiachia passano dalla categoria di malattie rare a quella di croniche.

Nella proposta del Ministro sono stati inseriti anche diversi ausili per persone con disabilità: i computer che permettono ai disabili gravi, come i malati si Sla, di comunicare, apparecchi acustici digitali, barelle per la doccia, carrozzine con "sistema di verticalizzazione", scooter a quattro ruote, kit di motorizzazione per carrozzine, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno per il bagno e carrelli servoscala. I nefropatici cronici non dovranno più pagare di tasca propria i prodotti dietetici a basso contenuto di proteine e quelli addensanti.

Per garantire le nuove prestazioni sono previsti 470 milioni di euro. Ma a fronte di questo ci saranno una serie di misure per contenere la spesa, soprattutto in ambito ospedaliero, e maggiori controlli sulle prescrizioni mediche per verificarne l'appropriatezza. Stop agli esami inutili, per esempio, e revisione dei ricoveri ordinari e del ricorso al parto cesareo. Per quanto riguarda le prestazioni diagnostiche e ambulatoriali, la proposta introduce "condizioni di erogabilità" di numerose prestazioni, che saranno assicurate dal servizio pubblico solo quando ci sono certe condizioni cliniche. Per 160 prestazioni si introducono precise condizioni che devono essere rispettate dai medici che prescrivono, mentre 35 prestazioni diventano "reflex": l'accertamento successivo si fa solo se il primo esame ha un determinato esito. E nella riforma si ritoccano anche i follow up, cioè ad esempio gli esami da fare dopo un tumore, per evitare prestazioni inutili al paziente.