Unione consumatori: i nuovi Lea vanno rivisti

Sanità

Unione consumatori: i nuovi Lea vanno rivisti

di redazione

«Vanno i rivisti i nuovi Livelli di assistenza (Lea), che non sono altro che un aumento di tasse a carico dei malati, spostando prestazioni dal regime Day surgery a quello ambulatoriale»: a chiederlo è Massimiliano Dona, segretario dell'Unione nazionale consumatori. «Secondo il presidente del Consiglio, Matteo Renzi – sostiene Dona - l'Italia deve smetterla con i tagli lineari. Sulla sanità è evidente che si è tagliato anche troppo. Inoltre la nostra spesa per la sanità sul Pil non è più alta degli altri Paesi». Tutto «giustissimo» commenta il segretario dell'Unc, dal momento che «secondo gli ultimi dati Eurostat, relativi al 2014, la spesa sanitaria in Italia è il 7,2% del Pil, in media rispetto all'Ue, ma sotto l'Eurozona, dove si attesta al 7,3% del Pil. In Italia spendiamo per la salute il 14% della spesa pubblica, inferiore alla media Ue (15%) e all'Area Euro (14,8%)».

Per Dona, «questo vuol dire, però, che vanno i rivisti i nuovi Livelli di assistenza». Peraltro «si tratta di nuovi ticket a carico spesso di persone anziane – sottolinea in conclusione - visto che, ad esempio, non sarà più gratuito l'intervento della cataratta».