Vi racconto l’odissea delle scuole di specializzazioni mediche

La lettera

Vi racconto l’odissea delle scuole di specializzazioni mediche

di redazione
Una giovane dottoressa. Sei anni di corso di Medicina e Chirurgia alle spalle. L’obiettivo di entrare in specializzazione. E poi un muro fatto di burocrazia, regole inapplicabili e pasticciacci all’italiana

Marta Sergiampietri ha 26 anni. È un medico, con una laurea in tasca da un anno. Ma di cui per ora non sa che farsene. 

Prima di entrare nel mondo del lavoro ha bisogno di almeno altri quattro anni di specializzazione (o tre, se vorrà diventare medico di medicina generale). Questo prevede la legislazione italiana: 6 anni di corso di laurea in Medicina e Chirurgia, 36 esami, ore e ore passate in reparto, ai fini pratici non sono nulla. 

Così Marta, come altre migliaia di medici come lei, sta in fila nell’attesa di entrare in una Scuola di specializzazione. 

Ma ecco cosa succede. Lo racconta lei in una lettera indirizzata al presidente del proprio Ordine dei Medici.

“Gentile Presidente,

sono una giovane dottoressa di 26 anni, laureata in Medicina ormai da un anno, le scrivo questa lettera per mostrarle la poca considerazione che lo Stato rivolge ormai alla figura del medico.

Vorrei renderla partecipe di quello che noi giovani colleghi siamo stati costretti a sopportare in questi ultimi mesi, nella speranza di poter finalmente entrare in Scuola di specializzazione e iniziare così a realizzare il nostro futuro.

La vergogna infatti è cominciata ben prima della nota del 1 novembre; vorrei provare a raccontargliele tutte.

Il 17 aprile, tramite una nota ufficiale pubblicata sul sito, il MIUR ci comunica che l'uscita del bando per il Concorso di ottobre è prevista entro il mese di luglio. Inizia a rendersi chiaro che chi si occuperà di preparare questo concorso non ha idea di cosa sia la Medicina. Sarà costituito da una prima parte di 70 quesiti generali, 30 domande riguardanti la macroarea (ok per l'area medica, è giusto che un medico interno sappia rispondere a domande di cardiologia, dermatologia, medicina termale...un po' meno ok per l'area chirurgica, può immaginare quante differenze ci siano tra ginecologia, oculistica, maxillo o ortopedia, malissimo per l'area dei servizi che include tra l'altro medicina legale, anestesia, igiene, radiologia e via dicendo...) soltanto 10 i quesiti sulla Specializzazione scelta.

Può immaginarsi come noi giovani medici abbiamo vissuto quei mesi, in attesa del bando del PRIMO Concorso NAZIONALE, che avrebbe rischiato di portare quindi molti di noi già con famiglia e figli a carico, a trasferirsi e rivoluzionare la propria vita: nella convinzione che finalmente avremmo avuto chiarezza su come prepararci, sulla bibliografia, sullo scorrimento delle sedi. 

Abbiamo atteso benpensanti quei 4 mesi. Bene, ci sbagliavamo su tutto.

Il 1 agosto ci viene comunicato che avremmo dovuto aspettare ancora un po' e finalmente, l'8 agosto, dopo una giornata fatta di "aggiorna" su qualsiasi dispositivo tecnologico disponibile, alle 20 circa sul sito del MIUR appare quello che cercavamo quasi come il Sacro Graal: il Bando.

Ma subito le nostre speranze si sono infrante: non ci viene data nessuna bibliografia, nessuna indicazione allo studio (solo il consiglio di esercitarsi, per le 70 domande della parte generale, sui 5400 quesiti di medicina generale presenti nel database del MIUR, peraltro alcuni sbagliati e peraltro, come ci verrà detto a neanche una settimana dal concorso, fuorvianti, visto che le domande generali saranno per lo più precliniche -fisiologia, biochimica, biologia e genetica...-) e per quanto riguarda lo scorrimento delle graduatorie, un disastro: al momento dell'uscita della graduatoria, il vincitore dovrà iscriversi nella sede ottenuta in base al punteggio -ovviamente tra quelle selezionate dal candidato- o decadrà dalla graduatoria. Ma questo vuol dire che se Tizio ottiene 80 punti, non sufficienti a entrare nella sua prima sede (per es. Torino) ma entra nell'ultima scelta (per es. Catanzaro) dovrà iscriversi immediatamente a Catanzaro o perderà il posto. Successivamente con lo scorrimento della graduatoria Caio, con 78 punti, potrebbe entrare a Torino prendendo così la sede preferita di Tizio che aveva ottenuto un punteggio più alto.

Probabilmente ci ripenseranno in seguito, perché tramite le FAQ pubblicate sul portale Universitaly, andranno poi a scrivere che il vincitore risulterà "prenotato" in una sede diversa dalla prima scelta, nell'attesa che gli scorrimenti della graduatoria possano portarlo ad entrare nella prima sede scelta.

Qualche riga anche sulla questione del CV: al momento dell'iscrizione il candidato dovrà fare un'autodichiarazione, inserendo tutti gli esami con rispettivi SSD (settori scientifico disciplinari che cercano di uniformare gli insegnamenti), in caso di tesi sperimentale per ottenere un punto in più bisognerà scrivere un'autocertificazione controfirmata dal relatore o dal presidente del corso di laurea o dal Rettore. I relatori di molti di noi, la mia compresa, sono andati in pensione, per cui ci siamo procurati un appuntamento con una delle sopracitate figure e abbiamo faticato per ottenere questa benedetta controfirma. Doveva essere una formalità, dopotutto una commissione in sede di laurea aveva già stabilito che si trattasse di una tesi di laurea sperimentale, invece, in sede universitaria non ci hanno pensato un attimo a farci sentire degli studenti per l'ennesima volta e a dire che non volevano prendersi responsabilità a firmare una tesi non seguita da loro. La media darà un punteggio solo se superiore a 27.5 (e io, con la mia media del 27.2 e 0 punti ho lo stesso punteggio di una media del 18), punteggio dal 105 in su, alcuni esami attinenti alla Scuola di specializzazione scelta daranno punteggio dal 27 in su, ma nessuna differenza tra un 30 e un 30 e lode. 

Sul bando scrivono che sarà possibile iscriversi dal 1 al 30 settembre tramite portale Universitaly che di fatto verrà aperto a tutti e 4 gli step dal 26 settembre. Ci viene scritto che le sedi in cui svolgere l'esame verranno comunicate il 6 ottobre, invece il 6 ottobre verrà comunicato che il candidato sosterrà il concorso nella regione di residenza, ma la sede, che verrà scelta tramite un algoritmo che terrà conto dell'anagrafica, verrà comunicata il 20 ottobre. I campani, umbri e i siciliani dovranno aspettare fino al 22 per sapere la sede, per quanto riguarda l'orario in cui presentarsi dovremo aspettare sabato 25.

Così molti di noi si sono ritrovati a spendere cifre considerevoli tra trasporto vitto e alloggio, altri si sono trovati a 2 km da casa. 

Per quanto riguarda lo scempio dello svolgimento del Concorso sarò breve: siamo nell'epoca dei social network, notizie che probabilmente fino a qualche anno fa rimanevano nascoste adesso vengono a galla con più facilità: non omogeneità nei controlli, sedi con computer a pochi cm l'uno dall'altro, in altre distanziate a un m. 

Il MIUR modifica il video esemplificativo della registrazione in quanto sul bando vi era scritto che i candidati avrebbero dovuto prendere la postazione indicata dal coordinatore, invece nel video (e come avviene in alcune aule) i candidati, chiamati in ordine alfabetico, scelgono dove sedersi.

Finché arriviamo alla nota del primo novembre, prima viene ammessa l'inversione delle macroaree, e che bisognerà ripetere la prova il 7 novembre, colleghi disdicono viaggi prenotati con largo anticipo, martedì sera ci viene detto che la commissione validatrice ha ritenuto opportune 28 domande su 30, vengono così premiati i candidati che hanno risposto male che si ritrovano 1 punto per ogni domanda inadeguata e il ripristinarsi dei 0.3 di penalità fino a un massimo di 2.6 punti in più, chi ha lasciato in bianco si trova 1 punto in più a domanda, chi aveva risposto bene 0.

La invito a leggere le due prove invertite che adesso sono disponibili sul sito Universitaly e le chiedo se i quesiti di mercoledi 29/10 le sembrano adatti a valutare le competenze di un futuro internista. 

So che suo fratello è un collega, gli chieda quanto sia stato fondamentale, nella sua esperienza di Medico, sapere qual è lo ione che agisce insieme all'esochinasi nella fosforilazione del glucosio.

Le chiedo se le sembra giusto, che dopo aver superato un test d'ingresso, 36 esami e 6 anni di Medicina, per poter lavorare in Italia sia obbligatoria una specializzazione (a questo punto a che servono 6 anni di Medicina, forse sarebbe il caso di ridurli visto che dopo quei lunghi anni ci ritroviamo con un pezzo di carta inutile, anche per diventare Medico di Medicina Generale è necessario vincere un concorso e un corso di 3 anni), alla quale si accede con un concorso che non valuta la propria attitudine, bensì chiede ai partecipanti di scegliere 2 Specializzazioni per macroarea fino a un massimo di sei, e costringe così un giovane medico aspirante chirurgo a specializzarsi, per disperazione, per necessità di entrare nel mondo del lavoro, per esempio in Scienze dell’alimentazione.

Gli Ordini dei Medici si stanno unendo in questo momento, per difenderci. L'errore del Ministero della Pubblica Istruzione, ha dato risalto all'enorme contraddizione che c'è tra il sistema formativo italiano e il sistema occupazionale nell'ambito della Sanità.

Le scrivo per chiedere che la gestione delle Scuole di specializzazione venga passato al Ministero della Salute, che si guardi l'estero, per esempio la Germania, dove ospedali del territorio collaborano con i policlinici universitari nella formazione dei giovani Medici, che tali vengono considerati fin dalla laurea (non come in Italia in cui, nell'ultimo periodo i media non hanno fatto altro che chiamarci STUDENTI, pubblicando foto di repertorio di diplomati alle prese con il test di accesso alla facoltà di medicina) e vengono assunti tramite colloqui.

C'è stato un errore senza precedenti. Cerchiamo, uniti, di fare qualcosa per cambiare il futuro della sanità italiana.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Marta Sergiampietri