Il cancro come una guerra. 1 paziente su 5 soffre di disturbo da stress post traumatico

Il trauma

Il cancro come una guerra. 1 paziente su 5 soffre di disturbo da stress post traumatico

di Antonino Michienzi
Nel 6 per cento dei pazienti i sintomi si avvertano anche 4 anni dopo avere ricevuto la diagnosi

La terapia è “lotta” e “battaglia” per “sconfiggere il nemico” e i  farmaci sono “armi” contro l’aggressore. Insomma, il cancro è una guerra e al paziente non resta che scendere in campo e combattere. E così via. Forse è anche l’abuso di metafore belliche ad avere trasformato i pazienti con una diagnosi di tumore in veri e propri guerrieri investiti di una drammatica missione: lottare per la loro sopravvivenza. 

Fatto sta che come i veterani, anche loro soffrono di disturbo post-traumatico da stress (Post Traumatic Stress Disorder). Il 22 per cento dei pazienti mostra i sintomi tipici della “nevrosi da guerra” nei sei mesi successivi alla diagnosi e il 6 per cento continua a soffrire dei disturbi psicologici tipici del Ptsd anche 4 anni dopo avere ricevuto la notizia della malattia. E in pochi chiedono aiuto.

I ricercatori della National University of Malaysia di Kuala Lumpur che hanno appena pubblicato sulla rivista  Cancer uno studio focalizzato sul fenomeno non nascondo la loro preoccupazione. 

«Molti pazienti credono che sia necessario adottare una mentalità da guerriero - scrivono gli scienziati - e restare positivi e ottimisti dal momento della diagnosi per tutta l’intera terapia in modo tale da avere più possibilità di combattere il cancro. Per questi pazienti cercare aiuto per i problemi emotivi equivale ad ammettere la propria debolezza». 

Lo studio è stato condotto su 469 pazienti curati presso un centro specializzato in Malesia sottoposti a una valutazione psicologica periodica dopo la diagnosi di cancro, cercando le analogie tra il loro stato d’animo e il disturbo mentale successivo agli eventi traumatici.

Nel DSM 5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, la sindrome da stress post traumatico prevede quattro categorie di sintomi: sintomi intrusivi (ricordi o sogni ricorrenti, sogni ricorrenti, flashback, reazioni forti in presenza di eventi che ricordano il trauma), sintomi di rimozione (evitare situazioni che evocano il trauma),  presenza di pensieri negativi ( colpevolizzazione di sè e degli altri, distacco, disinteresse nelle attività quotidiane, isolamento), alterazioni della sfera emotiva (irritabilità, scatti di rabbia, ipervigilanza, difficoltà di concentrazione).

Ebbene, nei 6 mesi successivi alla diagnosi il 13,3 per cento dei pazienti  presentava l’intera sintomatologia del Ptsd, mentre l’8,4 per cento mostrava molti sintomi dell’elenco. 

I segni psicologici del trauma sono difficile da cancellare. Tanto che dopo quattro anni dalla diagnosi 10 tra i 245 pazienti (4,1%) soffrivano di un disturbo che rispondeva a tutti i criteri diagnostici del Ptsd, mentre cinque pazienti continuavano ad avere alcuni gravi sintomi.  Tirando le somme: il 6 per cento dei pazienti continua a soffrire di pesanti disturbi psicologici dopo 4 anni dal primo incontro con la malattia.

«Il disturbo post traumatico da stress può colpire chiunque abbia assistito o sperimentato sulla propria pelle una seria minaccia di violenza o di morte  - spiega Caryn Mei Hsien Chan, principale autore dello studio  -  Solitamente il disturbo è associato a eventi traumatici come aggressioni fisiche e sessuali, gravi incidenti e disastri naturali, ma include anche ricevere una diagnosi di cancro, l’esperienza della terapia e la sopravvivenza. E anche se non presentano un Ptsd in piena regola, la maggior parte dei malati di cancro ne manifesta alcuni sintomi».

La terapia psicologica può essere di aiuto per alleviare i sintomi del Ptsd, soprattutto per alcuni tipi di tumore.  

In confronto ai pazienti con diagnosi di altri tumori, le donne con cancro al seno mostravano una probabilità tre volte inferiore di sviluppare il disturbo mentale rispetto a pazienti con diagnosi di altro tipo.  Va detto che le pazienti con tumore alla mammella sono “privilegiate” su questo fronte perché rispetto agli altri pazienti ricevono solitamente una più accurata assistenza psicologica. 

Lo studio asiatico è uno dei pochi ad aver valutato, Dsm alla mano, la presenza dei sintomi del Ptsd nei pazienti con una diagnosi di cancro. 

Non stiamo parlando di ansia o di depressione, avvertono gli autori, ma di un disturbo specifico con una lunga e ben definita lista di sintomi , diagnosticato con rigidi criteri. 

«L’ansia e la paura delle recidive e della progressione della malattia - ha dichiarato alla Reuters Fremonta Meyer, psichiatra tra gli autori dello studio sono sentimenti universalmente presenti tra i pazienti con cancro. Ma i ricordi intrusivi e il richiamo mentale ai difficili momenti della diagnosi o della terapia possono essere segnali di disturbo da stress post traumatico».