Il ministro difende i vaccini. Codacons insorge: «Si informi»

L’ennesima polemica

Il ministro difende i vaccini. Codacons insorge: «Si informi»

di redazione
Dall’associazione dei consumatori un attacco al ministro: «La somministrazione polivalente dei vaccini non è esente da rischi. Presenteremo un ricorso al Tar del Lazio per sospendere la somministrazione del vaccino esavalente»

«Alcune procure continuano ad emettere sentenze che vanno contro l’evidenza scientifica». Al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, mentre è in visita a un liceo romano, scappa la frase che la comunità scientifica ripete da tempo. Specie dopo l’ennesima apertura di un fascicolo da parte di una procura italiana per verificare il nesso tra vaccino trivalente contro morbillo-parotite e rosolia e autismo (e in questo caso anche diabete).

«Le evidenze scientifiche non le fanno i tribunali ma gli scienziati con le ricerche e gli approfondimenti. Noi quindi ci atteniamo alle evidenze scientifiche», ha aggiunto il ministro. 

Chi si sarebbe aspettato un’ola, però, rimarrà deluso.

Neanche il tempo che le agenzie battano la notizia e arriva un attacco da una delle principali associazioni dei consumatori italiane, il Codacons.

«Le dichiarazioni odierne del ministro della Salute Beatrice Lorenzin relative all’indagine di Trani sui vaccini, sono gravissime», scrive l’associazione in una nota. «Forse la Lorenzin dovrebbe informarsi meglio prima di rilasciare dichiarazioni alquanto temerarie. La somministrazione polivalente dei vaccini come avviene nel nostro paese, nonostante solo 4 vaccini pediatrici siano obbligatori per legge, non è affatto esente da rischi per la salute dei bambini, perché può comportare danni da sovraccarico e shock del sistema immunitario. La letteratura scientifica attuale e gli esponenti della comunità scientifica sostengono che la somministrazione polivalente potrebbe indurre reazioni cosiddette “autoimmuni“, cioè l’organismo potrebbe arrivare anche a produrre auto-anticorpi che, non riconoscendo più il “vero nemico” da aggredire, aggredirebbero in una situazione di smarrimento generale le funzionalità di organi interni al paziente (es. demielinizzazioni, Les, alterazioni ematologiche, encefalopatie, etc etc)», aggiunge la nota. «Le evidenze scientifiche, quindi, a differenza di quanto sostiene il ministro della Salute, sono tutt’altro che compatte nel riconoscere l’assoluta bontà dei vaccini. Per tale motivo, a tutela della salute dei cittadini e sulla scia dell’indagine aperta a Trani, presenteremo un ricorso al Tar del Lazio per sospendere la somministrazione del vaccino esavalente e limitare la fornitura ai soli 4 previsti dalla legge, con risparmi pari a 114 milioni di euro annui per la collettività», conclude il Codacons.

Un solo dato. Nell'anno Domini 1970 - non un secolo fa quando l’acqua potabile era fantascienza - il morbillo uccise 66 bambini al di sotto dei 5 anni in Italia e diverse altre decine riportarono conseguenze invalidanti permanenti a causa di questa malattia. Oggi i morti per morbillo in Italia sono 0 (zero!). In compenso, nel 2012 si sono registrati ancora 5 mila casi di malattia, quasi totalmente ascrivibili a persone non vaccinate. In un caso su cinque, l’infezione ha avuto complicanze: nel dettaglio 135 polmoniti, 7 encefaliti, 1 caso di sindrome di Guillain Barré e un decesso in un paziente immunodepresso.

Tra le persone vaccinate, invece, nello stesso anno, sono state registrati circa 500 casi di sospette reazioni avverse (sospette, non confermate). 450 di esse sono non gravi (quasi sempre febbre). Nello stesso anno si è sospettato che il vaccino avesse causato il decesso di due bambini. Successive analisi hanno confermato che la vaccinazione non aveva avuto alcun ruolo: nel primo il decesso era avvenuto a causa di un danno ischemico conseguente a un’infezione da enterovirus, quindi diverso dal virus del vaccino. Nel secondo caso il decesso è avvenuto a circa sette mesi di distanza dalla vaccinazione per un progressivo deterioramento delle condizioni neurologiche probabilmente dovuto a una patologia cronica presente prima della vaccinazione.