Trovato l'accordo sulla ripartizione del Fondo sanitario per il 2014

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Trovato l'accordo sulla ripartizione del Fondo sanitario per il 2014

di redazione
La Conferenza delle Regioni ha stabilito come dividere i finanziamenti che lo Stato assegna per l'assistenza sanitaria pubblica

Qualcosa più di 107 milioni (di euro, naturalmente): è questa la cifra complessiva che martedì 5 agosto le Regioni si sono divise per finanziare i propri servizi sanitari nel 2014.

«Grazie ad un lavoro molto impegnativo svolto dagli Assessori alla sanità – ha dichiarato il neopresidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino – è stato possibile raggiungere un’intesa sul riparto del Fondo sanitario che oggi la Conferenza delle Regioni ha approvato all’unanimità. È probabilmente la prima volta – ha proseguito – che le Regioni approvano un riparto senza attendere iniziative o sollecitazioni dal Governo. Credo si tratti di un segnale di crescita importante, anche per il rapporto di collaborazione che vogliamo portare avanti con l’Esecutivo in relazione all’applicazione del Patto per la salute e sono convinto – ha concluso - che rappresenti un buon punto di partenza per un settore importante nella vita di tutti i cittadini quale è la sanità».L’accordo, hanno fatto sapere Chiamparino e il neovicepresidente della Conferenza, Stefano Caldoro, «verrà ora inviato al ministero della Salute con la speranza che possa sostenere ulteriormente l’attività di molte Regioni che ancora oggi evidenziano forti sofferenze».

Al di là delle dichiarazioni di circostanza, però, pare che non tutto sia filato liscio in Conferenza. Sembra, per esempio, che sia stato piuttosto convicere chi, proprio come Caldoro, contestava i diversi criteri di “pesatura” della popolazione (in particolare quella anziana) applicati in questa occasione, che sottraevano risorse alle Regioni più “giovani” (come la Campania, di cui Caldoro è presidente) per trasferirle a quelle più “anziane”. Alla fine, però, grazie alla mediazione dello stesso Chiamparino e della presidente dell'Umbria, Catiuscia Marini, l'intesa è stata raggiunta. In particolare, la ripartizione ha visto aumentare le quote alle Regioni non commissariate, a Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana; ma a fare “bingo” è stato il Lazio: quasi 400 milioni in più, soprattutto in conseguenza dell’aumento della popolazione.

Ecco dunque la ripartizione del Fondo concordata dalla Regioni.



Regioni



Riparto Fsn 2014 comprensivo di quota indistinta, risorse premiali e 79,5 milioni di euro da reperire nell’ambito delle risorse vincolate

Piemonte

7.993.414.128

Valle d'Aosta

225.292.426

Lombardia

17.555.542.794

Bolzano

886.970.684

Trento

928.856.791

Veneto

8.696.062.457

Friuli

2.203.171.152

Liguria

3.035.036.197

Emlia Romagna

7.927.444.444

Toscana

6.754.520.683

Umbria

1.630.639.568

Marche

2.816.212.272

Lazio

10.151.219.587

Abruzzo

2.389.035.235

Molise

570.675.874

Campania

10.128.219.988

Puglia

7.143.580.328

Basilicata

1.042.970.725

Calabria

3.473.716.980

Sicilia

8.801.966.242

Sardegna

2.910.662.073

Totale

107.265.210.628