Un team di non udenti alla Redbull Soapbox Race

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Un team di non udenti alla Redbull Soapbox Race

di redazione

Tra i 65 team selezionati per la terza edizione della Redbull Soapbox Race, che si svolgerà a Torino il 28 settembre, ci sarà anche quello dei Deaf Power, un gruppo di ragazzi non udenti che ha scelto la corsa per cercare di valorizzare la Lingua italiana dei segni (Lis), che ogni giorno permette l’abbattimento delle barriere comunicazionali e dà la possibilità a tutti i disabili sensoriali uditivi di entrare in relazione con chi li circonda.

I team che parteciperanno alla corsa hanno dato sfogo alla creatività per costruire macchine uniche al mondo e dalle sembianze più originali come, per esempio, Cappuccetto rosso e il lupo, il Balcone di Romeo e Giulietta, Godzilla, la Nuvoletta di Goku, la Consolle dei Daft Punk, il Peccato originale, la Papa mobile, la Bagna cauda e il Ponte vecchio di Firenze.

I ragazzi del Deaf Power hanno deciso di mettersi in gioco anche perché il 10% della popolazione soffre di riduzione della capacità uditiva e oltre 500 mila persone sono affette da una grave sordità invalidante. Non sono in molti a esserne al corrente. Uguaglianza, pari opportunità e possibilità di scegliere liberamente il modo in cui comunicare: questi sono gli obiettivi dei Deaf Power, che cercheranno di sensibilizzare gli italiani sul tema nel modo più divertente possibile.

Ogni team sarà costituito da un pilota e tre altri componenti che muovono le macchine. I team selezionati hanno a disposizione tre mesi per realizzare il loro progetto, rispettando quanto previsto dal regolamento sull’utilizzo dei materiali da impiegare. Per vincere, oltre alla velocità, la giuria considererà anche la creatività e la spettacolarità della performance degli equipaggi. I team selezionati provengono da 14 Regioni di tutta Italia.