Scusi è libero? Ecco il bagno che protegge la prostata

Comunicazione

Scusi è libero? Ecco il bagno che protegge la prostata

di redazione

I bagni pubblici. Come avranno fatto a non pensarci prima?

Sono un luogo in cui passano migliaia persone, che per qualche secondo non hanno altro da fare che guardarsi intorno. E se invece di sbirciare nell'orinatoio, quei pochi secondi e quel luogo fossero usati per comunicare importanti messaggi sulla salute? Per esempio quelli sulla salute della prostata, nel caso degli uomini.

Ci hanno pensato la Società Italiana di Urologia (SIU) e GSK che hanno lanciato in questi giorni la campagna Questini di prostata.

Gli avventori che si troveranno nei bagni (maschili) dele Grandi Stazioni di Roma Termini, Milano Centrale, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella e Napoli Centrale, degli aeroporti di Linate, Malpensa, Venezia ed Olbia, e dell'autogrill di Piazza Duomo a Milano troveranno ad accoglierli, ad altezza occhi, proprio sopra l'orinatoio, manifesti e locandine con tre domande-chiave sui sintomi che possono essere il segno di disturbi alla prostata. 

«Chiedersi se il flusso sia debole, interrotto talvolta, domandarsi se di notte ci si alza troppo spesso per fare pipì o se capiti di far fatica a trattenerla: gli uomini potranno riflettere su questi sintomi nei momenti che passano in bagno, facendo così mente locale su disturbi che è opportuno riferire al medico per prendere provvedimenti», ha illustrato Maurizio Brausi, presidente SIU e direttore della UO di Urologia Asl Modena. Questi tre segni sono fra i principali indizi di un'ipertrofia prostatica benigna, una patologia caratterizzata da un ingrossamento della ghiandola che provoca la compressione dell'uretra e la riduzione del flusso di urina ed è la quarta malattia più spesso diagnosticata nell’uomo.