Incarichi e carriera: come i “giovani” medici vivono il nuovo contratto di lavoro

Il sondaggio

Incarichi e carriera: come i “giovani” medici vivono il nuovo contratto di lavoro

di redazione

È necessario un cambio di passo che acceleri il percorso delle riforme, snellisca la burocrazia e investa sui giovani.

Sono questi, in sintesi, i principali risultati dell'indagine conoscitiva promossa dal settore Giovani dell'Anaao Assomed, il principale sindacato della dirigenza del Servizio sanitario nazionale.

La survey si rivolgeva a dirigenti medici e sanitari under 45, assunti con contratto a tempo indeterminato all’interno di Aziende ospedaliere o Enti del territorio nazionale, per conoscerne posizioni dirigenziali e titolarità di eventuali incarichi professionali o di base, a distanza di quasi 18 mesi dall’entrata in vigore del Contratto collettivo nazionale di lavoro 2016-2018.

In particolare, l'indagine è costituita da undici quesiti di carattere generale comprendenti un’indagine demografica e domande di carattere più specifico proprio per conoscere l’attuale applicazione delle norme contrattali in materia di incarichi professionali nelle varie Aziende sanitarie.

Sono stati raccolti anche dati utili a determinare quale sia la percezione soggettiva di quanto previsto dal Ccnl in materia di incarichi professionali su una popolazione eterogenea di circa mille tra medici e dirigenti sanitari under 45 dipendenti del Ssn.

Ne è emerso, per esempio, che praticamente otto intervistati su dieci (il 78,6%) tra coloro che avevano superato i cinque anni di anzianità di servizio non hanno usufruito della clausola di garanzia e due su tre (il 66,6%) hanno confermato il mancato adempimento contrattuale relativo al nuovo Ccnl da parte della propria Azienda. Inoltre, appena il 5,98% degli aventi diritto ha riferito di aver ricevuto un incarico gestionale. Peraltro, neanche due interpellati su dieci (il 18,3%) hanno dichiarato di essere a conoscenza delle normative contrattuali sugli incarichi o di averne ricevuto informazione da parte del proprio direttore, «dimostrando ancora una volta – commenta una nota dell'Anaao Assomed - come il ruolo e l’impegno del sindacato vada al di là della sola tutela e diventi sempre più quello di organismo che informa e forma».