Per il tumore al seno triplo negativo un aiuto dall’immunoterapia

Farmaci

Per il tumore al seno triplo negativo un aiuto dall’immunoterapia

di redazione

È più aggressivo. E allo stesso tempo è meno curabile perché non offre ai farmaci gli “appigli” molecolari attraverso cui aggredire le cellule tumorali. Per questo molto spesso recidiva entro i primi cinque anni dalla diagnosi. 

Nel trattamento del tumore al seno triplo negativo, però, un aiuto potrebbe venire dall’immunoterapia. 

Lo studio di fase III KEYNOTE-522, presentato nella sessione plenaria del meeting della European Society for Medical Oncology (ESMO) ha mostrato infatti che il farmaco immunoterapico pembrolizumab, quando somministrato in combinazione con la chemioterapia prima della chirurgia (neoadiuvante) e continuata in monoterapia dopo l’intervento (adiuvante), è in grado di prevenire le recidive. 

«Lo studio KEYNOTE -522 conferma il beneficio in sopravvivenza libera da eventi sia nei pazienti con risposta patologica completa che in quelli senza», spiega Giuseppe Curigliano, Professore di Oncologia Medica all’Università di Milano e Direttore Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. «Il pembrolizumab, in combinazione alla chemioterapia preoperatoria ed in monoterapia come trattamento adiuvante, si conferma come trattamento che cambia la pratica clinica nei tumori mammari triplo negativi in setting precoce».

In particolare, lo studio, dopo un follow-up mediano di 39 mesi, ha osservato che il regime con pembrolizumab ha ridotto il rischio di recidiva di malattia del 37% rispetto al regime con chemioterapia-placebo.  

Lo studio è tuttora in corso per permettere con un follow-up prolungato di valutare la sopravvivenza globale. Dati preliminari (sebbene non abbiano ancora oltrepassato il limite per la significatività statistica) mostrano una riduzione del 28% nel rischio di morte con il regime pembrolizumab rispetto al regime con la chemioterapia-placebo. 

«Visti gli elevati tassi di recidiva entro i primi cinque anni dopo la diagnosi, le pazienti con carcinoma mammario triplo negativo ad alto rischio in stadio precoce necessitano di nuove opzioni di trattamento», afferma il primo autore della ricerca Peter Schmid, del Centre for Experimental Cancer Medicine, Barts Cancer Institute di Londra. 

«KEYNOTE-522 è il primo ampio studio randomizzato di fase 3 che riporta un risultato di sopravvivenza libera da eventi statisticamente significativo e clinicamente rilevante nelle pazienti con tumore del seno triplo negativo in stadio II e III»,  aggiunge la dott.ssa Vicki Goodman, vice president, clinical research, Merck Research Laboratories. «Abbiamo già presentato questi dati all’FDA e stiamo ora collaborando con l’agenzia regolatoria sulla revisione della documentazione».