“Cittadini per l’aria” contro l’innalzamento dei limiti alle emissioni delle auto

Ambiente e salute

“Cittadini per l’aria” contro l’innalzamento dei limiti alle emissioni delle auto

di redazione

«La conclamata inattendibilità del sistema di test vigente a livello europeo richiede provvedimenti incisivi e rapidi da parte del Governo e una assunzione di responsabilità da parte di questo sulle vere priorità per i cittadini»: è l’appello di Cittadini per l’aria, associazione che si batte per un’aria più pulita nelle città italiane.

L'associazione ribadisce in una nota che «occorre con urgenza adottare provvedimenti che consentano di riaffermare il principio che la salute delle persone ha la precedenza su tutto il resto – dichiara Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria – e che la mobilità non può realizzarsi a scapito della salute dei cittadini». Per questo l'associazione esprime «sconcerto per la vergognosa decisione» con cui i Governi europei, «per mezzo degli esperti tecnici nazionali sui veicoli a motore, si sono schierati a difesa dei produttori di auto invece che della salute dei cittadini». Cittadini per l’aria chiede che il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, «renda conto della posizione del Governo italiano nella delibera. Occorre che i cittadini sappiano che posizione ha assunto il loro Governo in una delibera che ha raddoppiato il limite delle emissioni di NOX dei veicoli diesel rispetto al livello deciso dai Governi nel 2007, ha ritardato l’applicazione dei nuovi limiti per tutte le auto al 2019 e ha stabilito che dal 2021, tutte le auto nuove potranno emettere il 50% in più di NOX del limite Euro 6 di 80mg/km».

L'associazione chiede inoltre al Governo di impegnarsi per sostenere l'istituzione di un'Autorità europea di omologazione «per garantire test sulle emissioni delle autovetture e, in generale, dei mezzi stradali eseguiti in modo indipendente, perché venga istituito un sistema di test su strada «che colmi l’inaccettabile divario attuale fra le emissioni dichiarate in sede di omologazione e quelle su strada e perché non siano concesse flessibilità ingiustificabili». Cittadini per l’aria chiede inoltre che il Governo istituisca un prelievo di 20 euro sul prezzo di vendita delle autovetture che consenta di mettere in atto da subito i test di conformità già previsti, utilizzando laboratori indipendenti.

Gerometta ricorda infine che secondo l’Ocse la metà delle trenta città più inquinate d'Europa si trova in Italia e due terzi di queste in Pianura Padana. «Come confermato poche settimane fa dai ricercatori dello studio Viias – sostiene - ogni anno il biossido di azoto, l’inquinante al centro del cosiddetto “Dieselgate”, causa 23 mila decessi nella sola Italia. Si tratta del 4% di tutti i decessi che si verificano, incidenti esclusi. Il solo rispetto dei limiti di legge – conclude la presidente dell'associazione - salverebbe 14.400 vite all’anno».