Medici in fuga dalle specializzazioni, 1 posto su 5 non assegnato

L'analisi

Medici in fuga dalle specializzazioni, 1 posto su 5 non assegnato

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Immagine: Pkd2016, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons
di redazione
Dei 30.452 contratti banditi, 3.907 non sono stati assegnati; 1.605 sono stati invece abbandonati. Tra le Regioni, quelle con maggiori tassi di non assegnazione o abbandono sono Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo e Sardegna

Quasi 1 posto su 5 nelle scuole di specializzazione mediche non viene assegnato o viene perso perché lo specializzando decide di cambiare strada. È il dato saliente di un’analisi di Anaao Assomed e Settore Anaao Giovani.

Dall’analisi emerge che dei 30.452 contratti banditi, 3.907 non sono stati assegnati; 1.605 sono stati invece abbandonati (rispettivamente il 13% e il 5%). Tra le Regioni, quelle con maggiori tassi di non assegnazione o abbandono sono Friuli Venezia Giulia (36%), Marche (30%), Abruzzo e Sardegna (27%), Veneto (23%). 

Immagine: Anaao Assomed

Tra le specialità, i tassi più elevati di abbandono sono per Medicina Termale (85,7%), Microbiologia e virologia (78,3%), Patologia Clinica e Biochimica Clinica (70,2%), Radioterapia (67,7%), Farmacologia e Tossicologia Clinica (63,1%), Medicina e Cure Palliative (61%), Medicina d’emergenza urgenza (60,7%). 

Immagine: Anaao Assomed

«Il segnale giunge chiaro e forte, corroborato dai numeri: la medicina sta diventando un affare selettivo, in cui le specialità più colpite e sotto pressione durante la pandemia da Covid-19, le specialità gravate da maggiori oneri e minori onori sono in caduta libera, non hanno più appeal. Non è un problema di medici, ma di medici specialisti ed è un problema che avrà ripercussioni inevitabili sul futuro di un sistema di cure sempre più in crisi», dice il segretario nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio. «L’assenza di programmazione e l’assenza di investimenti sul professionista produce effetti devastanti rischiando di desertificate alcune branche ed essere in deficit in altre».