Dermatite atopica e malattie cutanee: con le nuove terapia qualità di vita migliore e risparmi per il Ssn
Prurito e bruciore della pelle sono i sintomi a volte invalidanti così intensi delle malattie allergiche cutanee, dermatite atopica in primis. Ma oltre a rendere scadente la qualità di vita delle persone che ne sono affette, queste malattia hanno un impatto considerevole anche sui costi diretti sostenuti dal Ssn e su quelli indiretti causati dalla incapacità di studiare e lavorare a pieno regime. Circa 4 persone su 5 con dermatite atopica sono costrette a ridurre la produttività.
Ma ora, grazie ai progressi nelle terapie, si aprono nuovi scenari. I farmaci biologici sono infatti sempre più protagonisti e promettenti sul fronte delle cure e la ricerca dà continua conferma delle predisposizioni genetiche verso questo tipo di malattia che perfezionano la diagnosi.
Queste novità sono state al centro del 96esimo Congresso SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse
«La dermatite atopica è causata da una reazione immunologica che determina un’infiammazione della cute sostenuta dai linfociti T (Th2). Dal punto di vista patogenetico le allergie cutanee si attivano a causa di una risposta del sistema immunitario indotta da molecole definite allergeni. Successivamente si sviluppa nella cute un processo infiammatorio (di tipo Th2) che coinvolge diverse cellule (mastociti, cellule epiteliali, cellule dendritiche, linfociti T, linfociti innati, eosinofili e basofili) e provoca la persistenza dei sintomi per ore. La cute sede di flogosi diventa, inoltre, più reattiva sia ad allergeni o stimoli non allergenici, quali le sostanze irritanti. Dal punto di vista clinico – prosegue – la dermatite atopica si presenta con prurito e lesioni cutanee, reversibili spontaneamente o in seguito a terapia. Solitamente non è una malattia grave, ma è correlata a un notevole impatto su prestazioni scolastiche e lavorative (77% delle persone che ne soffrono), vita sociale (78%) e relazioni sociali (57%). Il prurito notturno provoca disturbi del sonno nell’87% degli adulti e nel 60 per cento dei bambini. Tutti fattori che causano un forte scadimento della qualità di vita di chi ne soffre», afferma Paolo Daniele Pigatto, presidente del Congresso SIDeMaST, Direttore UO di Dermatologia Ospedale Galeazzi e professore associato di Dermatologia Università degli Studi di Milano.
In questo scenario la diagnosi fondata sulla valutazione clinica di medici esperti nel campo diventa essenziale. Fortunatamente la ricerca ha fatto notevoli passi in avanti anche nell’identificare le cause delle malattie allergiche, oggi sempre più individuate nella predisposizione genetica: «Certamente queste patologie sono tutte dovute ad una predisposizione genetica per la dermatite atopica poi, si parla anche di epigenetica, nel senso che si eredita una sorta di ‘impronta molecolare’ sul genotipo che determina il grado di attivazione dei geni la cui sequenza rimane invariata. Parliamo quindi di tutte quelle modificazioni ereditabili che portano a variazioni dell'espressione genica senza però alterare la sequenza del DNA. Quindi, l’ambiente modifica l’espressione genica e induce la malattia», prosegue l’esperto.
Ma come far sparire eczema e prurito? «Nell’armamentario terapeutico dei dermatologi, oltre alle classiche terapie topiche a base di corticosteroidi e a quelle sistemiche con farmaci tradizionali come la ciclosporina, ci sono oggi nuove armi che vedono protagonisti i farmaci biologici le terapie più moderne sono quelle che intervengono in modo mirato sulla produzione e sull’attività di alcune citochine come la interleuchina 4 e/o la 13 o farmaci che bloccano l’attività di enzimi chiamati Janus chinasi (Jak Inhibitors). Grazie a questi farmaci si riesce al momento a tenere sotto controllo la malattia con notevole efficacia e buona tolleranza», afferma Ketty Peris, presidente SIDeMaST e rofessore Ordinario di Dermatologia Università Cattolica del Sacro Cuore, Dir. UOC Dermatologia Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli.