Crescono i casi di morbillo in Ue: quasi 6.000 casi in un anno

I DATI

Crescono i casi di morbillo in Ue: quasi 6.000 casi in un anno

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Immagine: UNICEF/UN041257/Pirozzi
di redazione
Cali delle coperture vaccinali anche di oltre il 20% negli ultimi 5 anni in alcuni Paesi. In Italia vaccinazione con due dosi solo all’85%

Le malattie infettive prevenibili dalle vaccinazioni sono in aumento in Europa. È l’allarme lanciato oggi dallo European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) in occasione della European Immunization Week 2024.

Il morbillo al momento è quello che più preoccupa: nell’ultimo anno nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo sono stati notificati 5.770 casi di morbillo, circa la metà dei quali in bambini sotto i cinque anni. I tassi più alti sono stati osservati nei neonati di età inferiore a un anno (172,0 casi per milione) e nei bambini di età compresa tra 1 e 4 anni (120,1 casi per milione). A ciò si sommano anche 5 decessi, verificatisi tutti in Romania. 

Se si considera l’intera regione europea dell’Oms, che oltre all’Europa comprende Paesi dell’Asia centrale, invece, l’aumento dei casi di morbillo è di quasi 60 volte in un anno: dai 941 casi del 2022 agli oltre 50 mila del 2023.

 

Immagine: Ecdc

«È scoraggiante vedere che, nonostante decenni di progressi ben documentati nella sicurezza ed efficacia dei vaccini, nei Paesi dell’Ue e dello Spazio Economico Europeo e a livello globale si affrontino ancora focolai di diverse malattie prevenibili con il vaccino», ha detto in una nota la direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon.

La crescita dei casi di morbillo in Europa ha tra le cause proprio il calo delle coperture vaccinali. «Negli ultimi tre anni, più di 1,8 milioni di bambini nella regione europea dell’Oms non hanno potuto vaccinarsi contro il morbillo», hanno fatto presente in una dichiarazione congiunta la Commissione Europea, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unicef.

In media, in Europa, la copertura con due dosi è del 89,7%, insufficiente e sovrapponibile a quella del 2018. Tuttavia, in numerosi Paesi si è registrata una flessione negli ultimi anni: in Estonia del 20%, in Romania del 10%, in Lettonia dell’8%, in Lituania e Croazia del 5%, del 4% nei Paesi Bassi e in Italia, dove raggiunge la copertura con due dosi è dell’85%. 

Immagine: Ecdc

Dati che fanno temere una ripresa dei contagi. «Un'alta copertura vaccinale - di almeno il 95% della popolazione vaccinata con due dosi - è essenziale per interrompere la trasmissione», spiega l’Ecdc. I timori maggiori sono per i bambini con meno di un anno che sono ancora troppo piccoli per essere protetti dal vaccino. Per questo è essenziale il ruolo dell’immunità di gregge. 

«I vaccini hanno protetto molte generazioni e dovremmo assicurarci che continuino a farlo», aggiunge Andrea Ammon.